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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Dervio, "tigli abbattuti in nome di una sicurezza solo presunta"

Gabriella Friso: "Perché al posto delle nuove isole pedonali non sono state mai pensate soluzioni alternative che avrebbero conservato le nostre piante?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Il 3 novembre 2021 a Dervio è la data in cui sono stati abbattuti gli ultimi due bellissimi tigli di quelli "sacrificati" per un presunto intervento a favore della sicurezza sulla Provinciale 72: la realizzazione di due isole pedonali che, a detta del sindaco, migliorerebbero la sicurezza dei pedoni negli attraversamenti della strada. Il nostro bellissimo - e unico in zona - viale alberato in pochi anni è stato trasformato in una sorta di "bocca sdentata" e il sindaco nella "Newsletter Comune di Dervio" si rammarica ma... la sicurezza dei cittadini è al primo posto...

Mi piacerebbe sapere se invece di queste, per me pericolose, isole pedonali (soprattutto quella in direzione Colico) siano state mai pensate soluzioni alternative che avrebbero conservato le nostre piante; dei semafori ad esempio, magari meno costosi.

Non posso credere che volendo davvero non abbatterle, non si sia trovata una soluzione alternativa o se non fosse stata trovata, forse sarebbe stato meglio... cambiare assessore e progettista. 

"Distruzione del patrimonio arboreo"

Mi stupisce anche che la Provincia abbia finanziato (e progettato) per ben 50.000 euro (da aggiungere alla somma stanziata dal Comune) queste opere che sono rientrate, non si capisce come, tra quelle prioritarie, a maggior ragione in un periodo in cui i soldi pubblici dovrebbero essere spesi con accuratezza. 
Dopo numerosi tagli di piante storiche, tra cui lo scempio fatto nella piazza di Corenno, non si ferma la distruzione del nostro patrimonio arboreo. 

Inutile che il sindaco si atteggi ad ambientalista. Tutti a Dervio lo ricordano, prima della sua elezione, schierarsi in difesa del "Fosset" distrutto dall'impianto di alaggio imbarcazioni a Santa Cecilia, ma da quando si è insediato di questo ambientalismo è rimasto solo un "bla, bla, bla" che è contraddetto dalle sue decisioni amministrative, a partire dal progetto di tempio crematorio. 

Per la sicurezza delle persone forse sarebbe stato meglio intervenire sulle buche presenti in via Diaz che davvero sono pericolose per i pedoni che attraversano le strade e che, con la pioggia, diventano invisibili. Ho visto parecchie persone inciampare, me compresa, e una caduta, magari per una persona anziana, è anche questa pericolosa. Opere piccole ma queste sì prioritarie; o il semplice ripristino dell'illuminazione notturna davanti al Municipio ormai spenta da quasi un anno, o quella a pavimento nelle vie pedonali.
Fa sorridere l'iniziativa della Dervio con gli angoli fioriti, se poi si distruggono gli alberi.

"Informazione comunale monopolizzata"

Ultima nota relativa alla newsletter comunale: nessuna amministrazione precedente ha mai monopolizzato interamente l'informazione dell'Amministrazion; nel tanto vituperato bollettino comunale, ora "sparito", alcune pagine erano a disposizione dei gruppi di minoranza. In questa newsletter scelta

dall'Amministrazione per comunicare con i/le cittadini/e, la maggioranza informa, si interroga e si dà anche le risposte. E la democrazia... non è prioritaria, come non lo è preservare il nostro viale alberato.

Gabriella Friso

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