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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Casa: lecchesi disposti a spendere un po' di più rispetto ai "vicini" lombardi

Secondo l'indagine di Tecnocasa il 37,8% di chi vuole comprare abitazione nel 2022 vanta una disponibilità di spesa tra 120mila e 169mila euro. Negli altri capoluoghi si preferiscono soluzioni più economiche

I lecchesi sono disposti a mettere mano al portafogli per la casa e spendere un po' di più rispetto agli abitanti degli altri capoluoghi lombardi. Il 37,8% di chi vuole comprare casa nel 2022 nel capoluogo ha una disponibilità tra 120mila e 169mila euro, la seconda fascia presa in considerazione da un'indagine dell'Ufficio Studi Tecnocasa: battute Como (33,5%), Varese (33,2%) e Brescia (31,5%), mentre Milano (12,9%) merita un discorso diverso in quanto grande città e con maggiori possibilità di spesa. Il dato di Lecco registra la seguente distribuzione: 25% abitazioni fino a 119mila euro; 37,8% fascia 120mila-169mila; 17,2% 170mila-249mila; 13,9% 250mila-349mila; 6,1% 350mila-474mila. Non sono state registrate risposte di disponibilità superiori a questo prezzo, come a Pavia, Sondrio, Lodi e Varese. Curiosità: a Milano rappresentano invece l'8,8% del totale. Cosa evidenzia, a una lettura più ampia, il dato lecchese? La soluzione più economica non è la principale per chi risiede in città, ma la spesa contenuta in 170mila euro (principalmente monolocali e bilocali) rappresenta comunque il 62,8% del totale.

In Lombardia

tabella disponibilià spesa casa 2022

Così nelle metropoli

L'analisi condotta dall'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sulla disponibilità di spesa evidenzia che, in questa prima parte del 2022, nelle grandi città appare una maggiore concentrazione nella fascia di spesa più bassa, quella fino a 119mila euro (25,2%). Le percentuali sono simili nelle due fasce di spesa immediatamente successive, rilevando quindi una distribuzione uniforme delle richieste nei primi tre scaglioni. Milano e Roma registrano una maggiore concentrazione nella fascia tra 250 e 349mila euro rispettivamente con il 27% e il 25,4%, a motivo dei prezzi più elevati che interessano le prime due città più costose d'Italia: Milano (4.160 euro al metro quadro il medio usato e 4.750 al mq il medio nuovo) e Roma (2.910 al mq l'usato e 3.400 al mq il nuovo). Da segnalare come a Milano ci sia stato un incremento dello 0,6% della concentrazione delle richieste nella fascia estrema, vale a dire quella che raccoglie le richieste con una capacità di spesa superiore a 630mila euro a conferma che il mercato di fascia alta in città è vivace. Nella fascia di spesa più bassa è Genova che raccoglie la percentuale più elevata con il 60%, seguita da Palermo con il 49,3%.

Nelle altre regioni

Nei capoluoghi di regione che non sono grandi città il 46,5% dei potenziali acquirenti dichiara di avere una disponibilità di spesa inferiore a 119mila euro. In aumento dell'1,8% la concentrazione nella fascia di spesa compresa tra 170 e 249mila, con un picco particolare a Trieste che ha visto un incremento dell'11,5%. Il capoluogo friulano è uno di quelli che ha registrato un aumento dei prezzi importanti negli ultimi anni, in particolare in questa prima parte del 2022: +6,8%. Nello stesso orizzonte temporale ha registrato anche notevole presenza di investitori (30% degli acquisti sono stati realizzati con tale finalità), parte dei quali in arrivo anche da nazioni limitrofe.

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