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Valmadrera festeggia l'arrivo di don Fabio Saccon con sei serate a tema

Un lungo avvicinamento accompagnerà la festa d'accoglienza del sacerdote che succede a don Tommaso Nava

A Valmadrera si prepara la festa per l'arrivo di don Fabio Saccon. La tradizionale Festa di Apertura degli oratori, prevista per domenica 26 settembre, sarà la anche la festa di accoglienza del nuovo vicario parrocchiale. “Non posso che ringraziare ancora don Tommaso - ha spiegato il parroco don Isidoro Crepaldi - per aver mostrato in questi dieci anni una testimonianza sempre fresca e generosa verso i piccoli e giovani, capace di trasmettere con slancio ed entusiasmo l’amore di Gesù e per Gesù. Grazie don Tommaso e grazie anche a don Fabio, perché ha accolto dal Vescovo l’invito a camminare con noi. Vedrai, don, che sapremo essere, anche grazie a te, una Chiesa “unita, libera e lieta”, proprio come ci chiede l’Arcivescovo con la sua lettera pastorale 2021-22”.

don fabio saccon don isidoro crepaldi

Predisposto un lungo programma della festa d'accoglienza, che prenderà il via con una serie di incontri di preparazione tutte le sere, alle ore 21, in chiesa parrocchiale:

Lunedì 20: Incontro per i genitori degli adolescenti

Martedì 21: Incontro per i genitori della catechesi dei bambini/e di II e III primaria

Mercoledì 22: Incontro per i genitori dei ragazzi/e della secondaria

Giovedì 23: Incontro per i genitori dei ragazzi/e di IV e V primaria

Venerdì 24: Veglia di Preghiera e riflessione per la Comunità educante dell’oratorio con il mandato educativo

Sabato 25: Pomeriggio e serata di condivisione dei giovani con don Fabio; ritrovo in oratorio dalle ore 16

Domenica 26:

  • ore 10.30 S. Messa nel cortile dell’Oratorio di via dell’Asilo 18
  • ore 12.30 Pranzo in Oratorio di via Bovara (primo piatto su prenotazione)
  • ore 15 sempre in via Bovara: Giochi e momenti di festa
  • ore 17 Lancio augurale dei palloncini per tutti 
  • ore 17.30 Saluti

festa accoglienza don fabio valmadrera-2

Don Fabio Saccon: la biografia

don fabio saccon-messa

Nato a Saronno (Varese) il 15 gennaio 1977, comunità di origine è la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. Educatore in oratorio, a 24 anni, terminato il percorso universitario, è entrato in seminario per accogliere più da vicino questo invito del Signore. Il 9 giugno 2007 è stato ordinato sacerdote dal vescovo Dionigi Tettamanzi. I primi anni di ministero sono trascorsi negli oratori di due parrocchie di Lissone (nelle frazioni di Bareggia e Santa Margherita) e successivamente nei collegi arcivescovili Ballerini di Seregno e Pio XI° di Desio. Dal settembre 2011 è stato chiamato a servire oratori e giovani delle comunità cristiane di Sant'Antonio abate, Sacro Cuore di Gesù e Santa Maria Nuova in Abbiategrasso, costituite insieme nella Comunità Pastorale San Carlo. Dal 1 settembre vicario parrocchiale a Valmadrera, in sostituzione di don Tommaso Nava.

Iniziamo a conoscere il nuovo coadiutore con qualche semplice domanda posta dalla Comunità Giovanile dell’Oratorio San Gaetano di Abbiategrasso.

Il brano di Vangelo che le accende il cuore:
“L’incontro fra Gesù e Zaccheo (Lc 19,1-10), in particolare “oggi devo fermarmi a casa tua”. Quel “devo” di Gesù, quando invece non doveva per niente, se non per amore … Lui fa così ogni giorno con me, io vorrei offrire alle persone questa sua vicinanza”.

Qual è stato il motto dei preti 2007, suo anno di ordinazione?
“Abbiamo creduto all’amore di Dio” (1Gv 4,16): volevamo esprimere la gioia di lasciarci ispirare e animare con forza dai tanti riflessi di Dio che ama ciascuno e noi, ciascuno anche attraverso di noi”.

Quale frase ha scelto per l’immaginetta della Prima Messa:
“Sono state due, una biblica: “E tu dopo esserti convertito, rafforza i tuoi fratelli” (Lc 22,32); e una mia preghiera in risposta: 'Signore, donami oggi di corrispondere alla tua misericordia'”.

Il Santo che invoca più spesso e perché:

“Meglio invocarne più di uno:

  • san Paolo VI, per come conosce il cuore dell’uomo e per il cuore buono che aveva;
  • il beato Piergiorgio Frassati, con il suo motto “verso l’alto”, che era anche “verso l’altro”;
  • san Filippo Neri per la pace serena, la gioia profonda, l’affidamento al Signore, le priorità al posto giusto.

Canto liturgico che l’aiuta di più a pregare:
Se tradizionale: “il Signore è il mio pastore”, invece recente molti, ad esempio “Resto con Te” del Gen verde”.

In ciò che vive e che muore
Vedo il tuo volto d'amore:
Sei il mio Signore e sei il mio Dio.

Io lo so che Tu sfidi la mia morte io
Lo so che Tu abiti il mio buio
Nell'attesa del giorno che verrà
(Canto “Resto con Te”).

Canzone che fischietta più volentieri:
“Cambio di frequente in base a quello che sento. In questo momento è “Insieme”, di Lorenzo Baglioni col Coro dell’Antoniano:

Un mattone è soltanto un mattone
Una coperta solo un piumone
E una porta è solo un’entrata
Ma queste tre cose insieme fanno una casa

(Lorenzo Baglioni)” 

Slogan anno oratoriano o Grest più azzeccato:
“'Nasinsù' (2009) o 'a Piano terra' (2014), ma ce ne sono molti altri...”

Prima volta che ha visto l’attuale Pontefice:
“23 aprile 2016, Giubileo della misericordia per gli adolescenti, tarda mattinata, confessioni in zona braccio sinistro del colonnato in piazza san Pietro, coppie di sedie (confessore – penitente); a un certo punto su una sedia si siede uno vestito di bianco...”

Pellegrinaggio-luogo che è rimasto nell’anima:
“Assisi; la Terra Santa; il santuario di Ossuccio; e anche la porta santa in San Pietro a Roma; ero lì 16 agosto 2000, durante il giubileo, una giornata a dire: “benvenuto” in ogni lingua ai pellegrini che entravano”.

Luogo del cuore:
“Pigra (Como), paese d’origine della nonna materna”. 

Film che rivedrei più volentieri:
““Si può fare”, “The Greatest showman”, “don Milani””.

Libro - autore sul comodino:
“Luigi Calabresi, Alessandro D’Avenia, Andrea Vitali; anche se per primo avrei dovuto scrivere Carlo Maria Martini”.

Personaggio storico da non dimenticare:
Alcide De Gasperi, il primo presidente del Consiglio del Dopoguerra e Giorgio La Pira, sindaco santo di Firenze”. 

Curriculum alpinistico:
“Massima altitudine raggiunta: credo i 3265 metri del rifugio Casati;
cima più alta: lo Zerbion, 2700 metri circa (Valle d’Aosta)
;
cima più “sudata”: il Legnone dal Roccoli Lorla, ma anche il Groppera da Madesimo. E poi andrei avanti fin chissà quando dato che la montagna è una mia passione, quindi meglio che mi fermi qui”.

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