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Sessanta uomini del Soccorso alpino impegnati in un'esercitazione in Valsassina

Primo scenario simulato il recupero sulla cresta del Cornel Bus, quindi l'attività di ricerca di una persona scomparsa all'Alpe Pialleral

Sabato in Valsassina si è svolta un'esercitazione a cui hanno partecipato il Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza di Sondrio, Bormio e Madesimo e il Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, XIX Delegazione Lariana, Stazione di Valsassina-Valvarrone. Una sessantina, con diverse competenze, le persone coinvolte.

All'avvio delle operazioni sono intervenuti anche il prefetto e il questore di Lecco con i quali è stato messo a frutto un lavoro proficuo di collaborazione, in particolare durante le ultime ricerche avvenute nel Lecchese e terminate con il ritrovamento delle persone disperse. Per il Cnsas sono stati sul campo anche il delegato della XIX Zona, Marco Anemoli, e il vicepresidente regionale Luca Vitali, oltre a diversi medici e infermieri del Cnsas, Stazione di Valsassina e Valvarrone, per la parte sanitaria. 

Il primo scenario dell'esercitazione è stato ambientato sulla Cresta del Cornel Bus; l'elicottero della Guardia di finanza ha imbarcato le squadre e le ha portate fino alla cresta, nella zona di Prebello di Sopra. L'attività tecnica, avvenuta in presenza di un istruttore nazionale del Cnsas, ha previsto la movimentazione in quota e la successiva discesa con barella portantina, con il rientro in autonomia fino al vecchio rifugio Tedeschi. 

L'importanza del sistema IMSI Catcher

Il secondo scenario invece ha riguardato una ricerca nella zona della Grigna Settentrionale. L'elicottero della Protezione civile di Regione Lombardia ha imbarcato le squadre in piazzola e le ha sbarcate nella zona dell'ex rifugio Tedeschi, all'Alpe Pialleral. Nella simulazione è stato cercato un uomo disperso, avvistato per l'ultima volta dalle parti del rifugio Brioschi; aveva lasciato l'auto ai Piani dei Resinelli. A questo punto è intervenuto l'elicottero AW169 della Guardia di finanza, che ha attivato il sistema IMSI Catcher, uno strumento che consente di ridurre i tempi d'intervento e di aumentare di molto le probabilità di ritrovare la persona, perché rintraccia il segnale di un telefonino anche in zone non coperte da rete telefonica, purché sia ancora presente un minimo di carica della batteria. È quindi molto importante fare in modo che la carica del telefonino duri il più a lungo possibile per essere rintracciati in caso di necessità.

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