Gioco d'azzardo patologico, piaga della società: nasce il piano d'intervento specializzato
Il progetto è messo in campo da Ats Brianza: tra Lecco e Merate verranno formati 10 delegati sindacali
Il gioco d'azzardo è piaga sempre ben marcata. Il sopraggiungere della pandemia l'ha, magari, semplicemente spostata sulla fruizione digitale. Per questo motivo Ats Brianza ha messo a punto il Piano d'intervento sul Gioco d’Azzardo Patologico (Gap), progetto di lavoro finalizzato al contrasto del gioco d'azzardo patologico e delle dipendenze attraverso progetti di sensibilizzazione. Un obiettivo che si sposta con Workplace Health Promotion (Whp), rete di aziende riconosciuta dal Ministero della Salute che favorisce l’adozione di stili di vita sani in ambienti di lavoro.
La formazione tra Lecco e Merate contro il gioco d'azzardo patologico
Ogni attività inerente alla salute sul luogo di lavoro deve necessariamente prendere in considerazione e interpellare la comunità aziendale nella sua interezza, in primis i lavoratori ed i loro rappresentanti. Per questa ragione è stato lanciato il percorso di formazione dei delegati sindacali e delle antenne sociali delle confederazioni sindacali, il cui obiettivo è l'istituzione di una rete di prevenzione in grado di attivarsi a sostegno delle situazioni di disagio e vulnerabilità. Si tratta di un corso di 70 ore rivolto ai lavoratori e cittadini del territorio di Monza Brianza (ambiti di Desio e Carate), che sta attualmente formando 22 nuovi delegati sindacali e 22 antenne sociali. Nella scorsa edizione, che interessava gli ambiti di Seregno e Vimercate, sono stati formati 23 Delegati Sindacali e 18 Antenne Sociali.
Sul territorio di Lecco e Merate è prevista una nuova formazione a 10 delegati sindacali sul tema del gioco d'azzardo patologico. È programmata, inoltre una formazione di approfondimento di 12 ore, con l’obiettivo di costituire gruppi di lavoro su Lecco e Merate che consentano ai 35 delegati già formati nel 2020, oltre che ai nuovi formati, d'interfacciarsi con gli operatori del Ser.D del territorio, con i medici competenti e le associazioni datoriali così da approfondire i temi già trattati in aula, di contestualizzare i possibili interventi in favore dei soggetti con problematiche legate alla ludopatia, e di creare una rete territoriale nei contesti lavorativi.
Il Piano di intervento sul Gioco d’Azzardo Patologico
Il Piano è un’iniziativa dovuta dalla necessità di potenziare le attività di prevenzione su tutto il territorio, anche e soprattutto sul luogo di lavoro: un ambito che esercita una grande influenza sulle abitudini delle persone, e che pertanto ricopre un ruolo chiave nella promozione della salute tra gli adulti. In risposta a questo bisogno nasce "In Buona Sostanza", progetto realizzato in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Milano e Monza Brianza, il cui obiettivo è la diffusione della cultura della salute in azienda nonché la promozione della produttività grazie al miglioramento del clima lavorativo. Per tutto il 2022 gli esperti di Lilt metteranno dunque a disposizione dei referenti aziendali iniziative gratuite dedicate al benessere dei lavoratori, attraverso la realizzazione di pacchetti ad hoc.
Si va dunque ad aggiungere alle iniziative già avviate dal 2019, tra cui "Skills at Stake Work Progress", a cura dell'Impresa Sociale Spazio Giovani, che mira a portare i suoi interventi di guerrilla marketing in una decina di aziende del territorio al fine di sensibilizzare contro il gioco d'azzardo, l'abuso di alcol e l'uso inconsapevole dello smartphone. Merita una citazione la mostra interattiva "Mind Trick - illusioni della mente", ideata da CS&L Consorzio Sociale, che ha già coinvolto oltre 200 lavoratori con una serie di simulazioni sugli effetti delle dipendenze, per poi evolversi sotto forma di cinque video con Mind Trick Reloaded. Fruibile anche durante lo smart working e comunicata a 92 aziende della rete Whp, questa iniziativa tuttora disponibile garantisce una riflessione critica con il supporto di un esperto.
“Si tratta di progetti che rivestono grande importanza - ha sottolineato il direttore sanitario di Ats Brianza Emerico Maurizio Panciroli -, in quanto in grado di attivare la prevenzione contro le dipendenze, un fattore di rischio purtroppo diffuso e che, oltretutto, è andato ad aumentare proprio nei periodi di lockdown”.