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Lecco ricorda le vittime delle foibe. “Prevalga la dignità delle persone”

Il sentito momento ufficiale si è tenuto sulla Riva Martiri delle Foibe

Anche Lecco ricorda i migliaia di martiri delle foibe. Nella mattinata di giovedì 10 febbraio la Riva a loro intitolata una commemorazione istituzionale organizzata da Provincia di Lecco, Comune di Lecco e Prefettura di Lecco in occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge 92 del 30 marzo 2004 in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata: tra tremila e cinquemila persone persero la vita in Istria durante l'eccidio. Il programma è stato aperto dalla deposizione di un omaggio floreale, seguito da un momento di raccoglimento; successivamente sono intervenuti il presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e il prefetto di Lecco Castrese De Rosa. Presenti anche il questore D'Agostino, il colonnello Arneodo dei Carabinieri, il colonnello Fiora della Guardia di Finanza e i rappresentanti delle associazioni come Jadran Savarin per l'associazione dei giuliano-dalmati.

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Sua eccellenza ha commemorato “le vittime di quell'orrendo eccidio e l'esodo giuliano-dalmata” rievocando le parole del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella: “Il ricordo, anche il più doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare seme di pace e di crescita civile”, confidando nel fatto “che prevalga sempre la dignità delle persone, nel rispetto delle diversità e dei diritti. Questo il messaggio per il nostri giovani”.

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“Anche quest’anno abbiamo voluto organizzare un momento di riflessione sulla persecuzione e sull’esodo del popolo istriano-dalmata, una tragedia per troppo tempo dimenticata dalla storia e considerata, a torto, un episodio minore di una guerra che aveva vissuto tanti drammi - ha spiegato il presidente Alessandra Hofmann -. Con questa iniziativa vogliamo esprimere un sentimento di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime delle stragi compiute nelle foibe, insieme al ricordo delle popolazioni italiane costrette a scappare e ad abbandonare terra, casa, lavoro, amici e affetti, incalzati dalle bande armate jugoslave. Alle vittime di quella persecuzione, ai profughi e ai loro discendenti va il nostro pensiero affinché la loro angoscia non vada dimenticata, ma resti da monito contro i regimi totalitari e le ideologie che opprimono e schiacciano le minoranze, negando i diritti delle persone. Come istituzioni abbiamo la responsabilità di non dimenticare e il dovere di rinnovare il nostro impegno comune per la costruzione di una società più giusta, più unita e più solidale. Proprio alla luce delle atrocità commesse in passato, ognuno di noi deve impegnarsi quotidianamente nel proprio ambito per evitare che in Italia e in Europa, culla di civiltà, si diffonda il germe della violenza, dell’intolleranza e della discriminazione”.

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Il Giorno del Ricordo “rappresenta una ricorrenza importante per il nostro Paese e per la nostra città - ha ricordato il sindaco Mauro Gattinoni -. In questa giornata il nostro compito è quello di fare memoria di una drammatica pagina della nostra storia, per tempo dimenticata, della quale sono state vittime molti italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, perseguitati, costretti alla fuga o puniti con l’atroce morte nelle foibe. Si tratta di una commemorazione certamente dolorosa che Lecco rammenta con la dedicata ‘Riva ai Martiri delle Foibe’, dove oggi ci troviamo, e con momenti di approfondimento, testimonianza, conoscenza in occasione del 10 febbraio di ogni anno unitamente a iniziative culturali. Il passato non si cancella: noi siamo, pertanto, tutti rivestiti di una grande responsabilità, quella di ricordare. Ma il ricordare ha senso solo se facciamo tesoro oggi degli insegnamenti che ne derivano, in particolare guardando all’attualità che s’impone davanti ai nostri occhi fatta di popolazioni vessate, di persone costrette alla fuga, di bambini bloccati ai confini della nostra Europa. Lecco è stata ed è una città generosa e solidale che ha saputo accogliere gli esuli: accanto al ricordo vi è quel senso di fraternità che è nostro dovere mantenere vivo e mettere in pratica ogni giorno”.

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Il Giorno del Ricordo

La Repubblica italiana riconosce il 10 febbraio come Giorno del Ricordo, celebrato per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del nostro confine orientale. Le stragi, le violenze, le sofferenze patite dagli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati non possono essere dimenticate, sminuite o rimosse. Esse fanno parte, a pieno titolo, della storia nazionale e ne rappresentano un capitolo incancellabile.

Inoltre, la Biblioteca civica di Lecco “Uberto Pozzoli” propone una selezione di volumi dedicati, uno scaffale che resterà disponibile nella sala delle novità, al primo piano dell’edificio comunale di via Bovara, dal 6 al 14 febbraio

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