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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bruciato il Ginèe, tradizione rispettata a Mandello e Abbadia

In tanti, dal lungolago alle frazioni, hanno seguito il falò con il fantoccio per dire addio all'inverno. Notte della Giubiana anche a Olginate

La Giubiera, la Giubiana, il Gineè per i mandellesi, vari appellativi nella provincia lecchese con un unico comune denominatore: scacciare l'inverno, alla fine del mese di gennaio. Al centro dell'attenzione il fantoccio di stracci che viene dato alle fiamme adagiato su di una catasta di legna dopo aver percorso le vie cittadine accompagnato dalla percussione di latte e tolle.

Una scena che a Mandello del Lario si ripete negli anni perdendosi nella notte dei tempi. Intere generazioni hanno portato avanti questa antica tradizione. Venerdi, dalla frazione di Somana alla zona foce del Meria, le fiamme hanno scaldato e illuminato la sera del 31 gennaio. Un evento che anche nella vicina Abbadia Lariana ha calamitato l'attenzione e l'adesione di grandi e bambini.

Il Ginèe è pronto a bruciare per salutare gennaio

Per i primi un amarcord del passato, per i secondi la novità di stare nella storia, nel passato sempre presente. Grazie all'Istituto comprensivo Volta e ai volontari della Protezione Civile alla Polizia Locale, l'inverno anche nella mitezza di questo periodo è stato scacciato, sacrificato su caldi e scenografici falò.

E anche a Olginate la tradizione è stata rispettata: in tanti hanno seguito la manifestazione promossa dalla Pro loco fino al grande falò finale sul lungoadda. Insieme al freddo sono state scacciate tutte le cose brutte dell'anno passato. (Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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