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Valsecchi ci riprova: in autunno il comitato per la fusione tra Lecco, Ballabio e Morterone

Il capogruppo di Appello per Lecco ha nella Grande Lecco il proprio cavallo di battaglia

Si torna a parlare della Grande Lecco. A novembre 2021 il Consiglio comunale della città capoluogo ha approvato la mozione presentata da Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco che fa della maxi fusione il proprio cavallo di battaglia da vari anni. Il tema, più che legato ai puri confini politici, è legato principalmente alla necessità di (ri)dare alla città capoluogo una centralità che si è andata via via disperdendo dopo la demolizione della Provincia mediante la legge Delrio del 2014.

Nasce il comitato per la fusione

Ora il già assessore è pronto a fare un nuovo passo: “La situazione che si è creata a Ballabio e Morterone - con le amministrazioni in seria difficoltà - necessità di una profonda rivisitazione. Entro ottobre verrà costituito un comitato per promuovere all'interno delle comunità di Lecco, Ballabio e Morterone una discussione politica legata alla eventualità ed esigenza di favorire processi di fusione ed incorporazione dei Comuni. Il nostro territorio, senza una autentica cabina di regia dal punto di vista politico-istituzionale, si sta mostrando sempre più vulnerabile. Le scelte compiute in maniera disomogenea dalle organizzazioni datoriali e sindacali hanno ulteriormente indebolito il processo unitario e di Vision della città capoluogo e del territorio. Alcuni hanno creato sodalizi associativi con Sondrio, altri con Monza, Como o Bergamo”.

Tema tanto caro alla politica locale è quello del "Sistema Lecco", “che per tanti anni aveva dominato la scena capace di una regia impostata sulla Provincia e la Camera di Commercio: oggi non esiste più. Bisogna ricreare queste premesse dal basso attraverso il confronto comunitario, chiamando al tavolo tutto il sistema istituzionale e associativo provinciale per fare un grande gioco di squadra che sembra essersi smarrito. Non è più tempo di alimentare egoismi ingiustificati, arcaici e anacronistici campanilismi. Bisogna ritrovare il senso della comunità e rimuovere ostracismi e resistenze pleonastiche, costruire network rappresentativi e far rete per rendere competitivo il nostro territorio e non per indebolirlo con decisioni assunte singolarmente senza una pianificazione concordata in sede istitituzionale”.

Fusione Lecco-Ballabio-Morterone: se ne parla ai cittadini

“Ognuno può avere la sua idea e noi la rispetteremo - prosegue Valsecchi -, ma oggi s'impone all'ordine del giorno e nell'agenda politica la necessità di parlare del nostro futuro. Cominciamo con Lecco, Ballabio e Morterone perché le condizioni che si sono create nei due paesi a nord del capoluogo ci offrono la facoltà di misurarci con i cittadini e verificare sul campo se le opzioni proposte possono essere tenute in considerazione”.

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