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Martedì, 16 Aprile 2024
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In mostra le opere di Antonio Guerra, l'artista che comunica emozioni scolpendo la materia

Al monastero il pubblico può apprezzare alcune delle sue opere più belle, realizzate in legno e in pietra, grazie all'impegno del Centro culturale Il Lavello

Plasma la materia, comunica emozioni, vive l’arte dal profondo dell’anima. Antonio Guerra è uno degli artisti più conosciuti e apprezzati del territorio lecchese, e fino a domenica 3 giugno il pubblico potrà apprezzare alcune delle sue opere più belle in una mostra allestita al monastero di Santa Maria del Lavello, nella sua Calolziocorte.

«È proprio in questo luogo che Antonio aveva proposto le sue prime esposizioni, e ora torna al Lavello con una nuova mostra dove l’antico amore per il legno si riunisce alla pietra, dando vita a nuove imperdibili creazioni - commenta Danila Colombo a nome del Centro Culturale Il Lavello, associazione promotrice dell’iniziativa - Sono sculture in cui Antonio ci coinvolgerà e in cui profonde quell’energia che da sempre lo accompagna nel suo percorso. È il legno il “primo amore” utilizzato sin da ragazzo, forse ispirato anche dai boschi che circondano Somasca, dove Antonio abitava, e poi la pietra, ma anche il ferro. Sono essenziali le sculture di Antonio, linee pure scolpite che colpiscono chi guarda». La presentazione della mostra è stata curata dalla professoressa Patrizia Milani.

Chi vorrà potrà visitare l’esposizione sabato 2 e domenica 3 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 nei locali del monastero di Santa Maria del Lavello. Ci sarà anche l’occasione per parlare con l’artista calolziese, classe 1963, che ha iniziato a scolpire a soli 10 anni con il classico coltellino, e comprendere da vicino i segreti della sua arte. All’inizio erano piccole opere in legno, il giovanissimo Antonio cercava di dare forma ai fiori che vedeva nei boschi vicini a San Girolamo. Crescendo, Guerra inizia a focalizzare la sua attenzione sulla fiamma e sulla figura femminile. Subentra poi la pietra con marmi di diverse tipologie e alle sue sculture inizia a unire il colore. Antonio ha lavorato anche alla realizzazione di opere artistiche di carattere pubblico, molto note e apprezzate. Tre queste sono forse queste tre le più famose: la Natività, opera in ferro datata 1995 scolpita apposta per il Lavello, L’Abbraccio, ben visibile nel piazzale di Vercurago a lato della Lecco-Bergamo, e Dna – La Spirale della Vita, realizzata nel 2016 a sostegno di Telethon.

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