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Rincari su luce e gas, Lecco tra le peggiori 15 città italiane

L'indagine dell'Unione Nazionale Consumatori con i dati Istat: in un anno inflazione nel capoluogo al +75,7%, in crescita anche rispetto al dato già negativo di luglio 2022

Lecco nella top 15 delle città con l'aumento maggiore dei prezzi di luce e gas rispetto a dodici mesi fa.

L'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa delle città con i maggiori rialzi annui per quanto riguarda luce e gas, elaborando i dati Istat relativi al mese di gennaio 2023. A livello nazionale, invece, l'indagine confronta la variazione dei prezzi di luce e gas negli ultimi tre anni, confrontando il mercato libero con il tutelato.

Il dato di Lecco indica un'inflazione del 75,7%, che vale il 14° posto nella triste classifica dei rincari. A luglio 2022, rispetto a un anno prima, il rincaro nella nostra città era del 62%.

In Italia, in tre anni, luce a +262%

Da giugno 2021, ossia prima dei rincari scattati a partire da luglio, a gennaio 2023, la luce del mercato libero in Italia è salita del 248,3% contro il 108,4% del tutelato, più del doppio (+129%), mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall'Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 141,1% contro un calo del 7,4% del tutelato. In tre anni, da gennaio 2020 a gennaio 2023, la luce del libero è balzata del 262,8%, contro il +115,8% del tutelato.

Analizzando l'andamento degli indici Istat è evidente che dopo un andamento similare o con incrementi del tutelato maggiori rispetto al libero, nel corso del 2022 (da agosto per il gas e da maggio per la luce) la situazione si è capovolta e il prezzo del mercato libero è letteralmente esploso.

"Discriminati i condomini"

"In questo contesto togliere il mercato tutelato, che per l'energia elettrica delle parti comuni dei condomini scade il 1° aprile 2023, praticamente tra un mese, è una vergogna bella e buona! Un regalo fatto ai venditori del libero e un esproprio per le tasche delle famiglie. Ci domandiamo cosa aspetti il Governo a svegliarsi e a rimediare all'ingiustizia di discriminare chi abita in un condominio da chi risiede in una villa, per i quali la scadenza resta il 10 gennaio 2024" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

Per Energia elettrica, gas e altri combustibili, voce che include gas, luce (mercato libero e tutelato), gasolio per riscaldamento e combustibili solidi, se in Italia il rialzo a gennaio è stato pari al 67,3% rispetto a un anno prima, con una stangata a famiglia pari in media a 907,50 euro su base annua, in alcune città si è sfiorato il 90 per cento.

La classifica delle città

A vincere questa non piacevole classifica delle città con i cittadini più bastonati dalle bollette (vedi tabella) è Alessandria, dove le spese per luce, gas e gasolio volano dell'88,6% su gennaio 2022. Medaglia d'argento e di bronzo ad altre due città del Piemonte: Vercelli con +87,1% e Biella con +86,1%.

Appena fuori dal podio Perugia (+85,8%), poi Novara (+85,7%), Terni (+84,5%), Cuneo (+85,3%), all'ottavo posto Imperia (+85%), seguita da Torino (+84,4%). Chiude la top ten Genova con +82,6%.

Dall'altra parte della classifica, la città meno tartassata è Potenza con +35,2%. Al secondo posto Aosta con +50,8%. Sul gradino più basso del podio delle città virtuose Olbia-Tempio con +51%. Seguono Napoli (+51,4%), Gorizia (+51,7%), Benevento (+53,1%), al settimo posto Caserta (+53,5%), poi Avellino (+53,7%) e Trieste (+54,6%). Chiudono la top ten Pordenone e Udine, ex aequo con +54,7%.

Le peggiori 20

inflazione gennaio 2023

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