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Martedì, 16 Aprile 2024
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Lecco e Garlate piangono monsignor Giuseppe Longhi

«Addio a un uomo di grande cultura e di indubbia autorità morale. Era rimasto sempre legato alla sua comunità di origine»

Era nato a Garlate, e il suo primo incarico sacerdotale lo aveva svolto a Lecco come coaudiutore dell'oratorio San Luigi in centro città. Si è spento oggi a 82 anni monsignor Giuseppe Longhi, religioso molto conosciuto e stimato nella nostra provincia anche per gli incarichi ricoperti all'interno del Coe di Barzio. A fine anni Settanta Longhi era poi approdato a Fermo in provincia di Varese in qualità di parroco. Più avanti l'impegno sacerdotale a Cinisello Balsamo, poi quello a Melegnano come vicario episcopale, fino all'approdo a Cantù e a Besana Brianza.

Negli anni, "Don Giuseppe" - come lo chiamavano in tanti nel suo paese di origine - era rimasto molto legato a Garlate. Qui tornava di frequente per le celebrazioni del patrono Santo Stefano e proprio a Garlate la sua salma è stata portata nel primo pomeriggio di oggi per un momento di cordoglio e preghiera comunitario all'interno della cappellina delle adorazioni. Nell'ultimo periodo Giuseppe Longhi era stato ospite della Rsa Borsieri di Lecco. I suoi funerali verranno celebrati sabato 28 novembre alle ore 15.30 nella basilica di San Nicolò a Lecco.

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Tra i tanti ricordi, ecco quello espresso dall'Amministrazione garlatese guidata dal sindaco Giuseppe Conti. «Oggi è purtroppo mancato monsignor Giuseppe Longhi, nato e cresciuto a Garlate prima della vocazione sacerdotale. Don Giuseppe, come familiarmente lo chiamavano i garlatesi, era rimasto profondamente legato al nostro paese e tuttora si riconosceva nella nostra comunità, per cui è stato un esempio e da cui ha tratto le motivazioni della sua vocazione. Persona di grande cultura e di indubbia autorità morale, don Giuseppe fino a quando aveva potuto, era tornato spesso a Garlate e non mancava mai alla celebrazione in onore di santo Stefano, il nostro patrono. Mancherà a Garlate come punto di riferimento ed espressione migliore e alta della nostra comunità».

(Si ringrazia il fotografo Roberto Marini per queste due immagini di monsignor Giuseppe Longi, sotto ritratto con lo sfondo della "sua" Garlate).

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