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Dal palco / Centro storico / Piazza Giuseppe Garibaldi

Voci dal Lecco Pride: “Dobbiamo costruire un mondo a misura di tutti”

Al termine della parata sono saliti sul palco Dalila Maniaci, presidente di "Renzo e Lucio", e il sindaco Mauro Gattinoni

Ritorno in grande stile per il Lecco Pride. Prima la parata per le vie del centro città, poi un lungo pomeriggio fatto d'interventi e musica in piazza Garibaldi. Una piazza gremita di persone che ha ascoltato, prima di tutte le altre, le parole di Dalila Maniaci, presidente dell'associazione "Renzo e Lucio" che ha organizzato la giornata: “Mi sento bellissima nel mio corpo, nei miei vestiti e nella mia identità queer - ha premesso -. Oggi abbiamo preso parte a una svolta, qui a Lecco. "Renzo e Lucio" nasce 15 anni fa allo scopo di difendere i diritti di tutte quelle persone che si trovano in una condizione che non hanno potuto scegliere e le costringe a vivere in un mondo che le fa sentire sbagliate. Lecco Pride è uno spazio per tutti, con pilastri e valori molto forti, di una sostanza malleabile perché è fatto dalle persone”.

“Questo momento è anche per Cloe Bianco, che in questi giorni ha patito una delle morti peggiori: ha compiuto una scelta coraggiosa, inevitabile per essere sé stessa”, ha ricordato Maniaci citando il recente fatto di cronaca nera che ha visto la professoressa transgeder togliersi la vita solo pochi giorni fa. “Dobbiamo costruire un mondo a misura di tutti, dove tutti possono realizzarsi - ha poi intimato Maniaci -. Ho iniziato a fare attivismo anni fa, quando mi sono accorta di cadere nelle dichiarazioni di vittimismo: siamo parte integrante della città stessa, abbiamo diritto e possibilità di riempire i vuoti”.

Lecco Pride 2022 ©BONACINA/LECCOTODAY e LUCA PERRI

“Voglio fare un elogio alla sensibilità - ha quindi concluso -: dicono che fare politica bene serva un distacco emotivo, ma penso che le emozioni siano il timone anche della politica. Per tanto tempo ho pensato che la mia sensibilità dovesse essere superata facendo attivismo: non si può costruire niente di duraturo se non ci si mette a nudo. Impariamo a fare dei compromessi, che non significa di fare dei passi indietro se significa andare tutti alla stessa velocità”.

“A Lecco serve il Pride”

“In questo anno è stato bocciato il disegno di legge Zan: se c’è qualcosa che mi ha deluso, è il tono di applausi che ha accompagnato la votazione a scrutinio segreto - ha quindi ricordato il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, accompagnato sul palco da vari amministratori del territorio -. Come spiegato dal presidente Sergio Mattarella, occorre educare alla cultura delle non differenze. Togliere diritti e doveri alle minoranze significa non rispettare la nostra Costituzione. Come amministrazione abbiamo aderito alla rete RE.A.DY a gennaio e continueremo ad allargare il campo dei diritti”. Vale la pena fare un Pride a Lecco? “Vedo questa piazza, piena di storie e desideri, vedo voi che accendete un faro e permettete di esprimersi senza attaccare: ho il dovere di mettere in pratica i principi fondamentali che regolano i diritti civili. Si, anche a Lecco il Pride è necessario e siamo con voi”.

Dopo i saluti istituzionali, il coro dell'Istituto "Stoppani" guidato da Giuseppe Caccialanza ha intonato le note di “All Of Me”, “Swallow”, “Propaganda”, lasciando quindi spazio alle testimonianze dei presenti e ad altri momenti musicali.

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