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Scuole Paritarie, lettera a dipendenti e famiglie: “Il dialogo con il Comune prosegue”

I Presidenti lecchesi scrivono una lunga lettera interna per fare il punto della delicata situazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Alle Famiglie
A tutto il Personale delle Scuole dell’infanzia e Servizi per l’infanzia paritari di Lecco.

Carissime e carissimi tutti,
come sapete, dal mese di novembre stiamo dialogando con l’Amministrazione Comunale, nelle persone del Sindaco e dell’Assessore delegato, per pervenire ad un rinnovo di Convenzione che sia dignitoso per la nostra città ma soprattutto tutelante per voi famiglie e il vostro desiderio di libertà di scelta nell’educazione dei vostri figli e per tutti voi nostri collaboratori.

A Lecco le 15 scuole dell’infanzia paritarie lavorano con progettualità che caratterizzano l’unicità di ciascuna realtà ma anche in maniera sinergica tra loro condividendo le strategie generali; è prevista la supervisione di un importante e unitario coordinamento pedagogico e disabilità che supporta tutte le scuole; adottiamo  una ripartizione dei fondi comunali che garantisce anche le scuole più periferiche e/o quelle che hanno un’utenza poco abbiente che fatica a pagare la retta. Siamo anche orgogliosi di poter dire che l’inclusività delle nostre scuole è riconosciuta da tutti: accogliamo tutti i bambini provenienti da famiglie di ogni ceto,  nazionalità e cultura, i bambini disabili, i bambini con particolari problematiche familiari che cerchiamo di sostenere e i bambini segnalati dai servizi sociali. Il bello è che tutti i bambini, problematici e non, convivono all’interno delle nostre scuole senza percepire differenza alcuna grazie allo straordinario lavoro di tutto il nostro personale che è scelto con cura,  possiede tutti i requisiti formativi e professionali previsti dalle normative e segue un percorso di formazione continua altamente qualificato. Grande è la nostra gratitudine nei confronti di tutti i nostri dipendenti che, amorevolmente e con grande passione educativa, si prendono cura dei nostri piccoli: dalle Coordinatrici, alle insegnanti, alle educatrici, alle segretarie, agli ausiliari fino alle cuoche che, quotidianamente e sul posto, preparano pranzi che i bambini ricordano anche quando diventano grandi.

Ci teniamo a puntualizzare che le nostre scuole non sono “private”; sono scuole pubbliche paritarie ed eroghiamo un servizio pubblico riconosciuto dalle leggi italiane.

La nostra storia nella città di Lecco è ultracentenaria ed è nata proprio dal desiderio delle parrocchie, della società civile e delle stesse famiglie che, insieme, si sono assunte la responsabilità di far nascere e gestire opere educative che, a tutt’oggi, sono indispensabili in città e che, negli anni, hanno saputo innovarsi per andare incontro alle esigenze che sono in continua evoluzione fino a far crescere anche  servizi diversificati per la fascia di età 0-3 indispensabili per la conciliazione tempi famiglia/lavoro (nidi, micronidi, centri prima infanzia, sezioni primavera). La nostra proposta educativa si è quindi sviluppata nel tempo generando un sistema integrato che copre la fascia di età 0-6 offrendo così  garanzia di continuità che nessun altra realtà a Lecco è in grado di offrire e un’attenzione unica ai bambini disabili e ai bambini con bisogni educativi speciali fin dai primi anni di vita.

Dobbiamo però dirci che ultimamente è diventato eroico continuare a garantire la sussistenza di queste scuole perché le fatiche legate alle varie crisi che stiamo subendo ma anche le normative sempre più stringenti e onerose costringono noi Presidenti e i nostri cda a un dispendio di energie davvero encomiabile oltre che assunzione di responsabilità enormi e siamo tutti volontari!

“Rinnovo della Convenzione, non mercanteggiamo”

Con il rinnovo della Convenzione noi non vogliamo mercanteggiare contributi ma chiedere che ci venga dignitosamente riconosciuto il nostro ruolo sussidiario nella gestione dei servizi 0-6 e la libertà di scelta educativa delle famiglie, diritti garantiti anche dalla Costituzione e che si rispetti, davvero, tutto il nostro operato che è professionale, affidabile ed economico per la collettività. Nella scuola statale il costo bambino annuale è pari a 6.700 euro; le nostre scuole funzionano con costi che sono inferiori alla metà senza contare che non pesiamo né sulle casse comunali né sulle casse statali per tutte le opere di manutenzione delle strutture a differenza di quanto accade per le scuole dell’infanzia statali dove interviene il Comune che, a Lecco, negli ultimi mesi, ha speso circa 1.000.000 di euro per la manutenzione nelle 5 scuole dell’infanzia statali cittadine, soldi di tutti noi. Le nostre scuole dell’infanzia attualmente accolgono circa 850 bambini (a cui si aggiungono più di 200 bambini fascia 0-3), le scuole dell’infanzia statali hanno circa 300 iscritti (e 120 nei servizi comunali 0-3).

Le nostre scuole vivono della passione e dell’affezione delle comunità che le sostengono oltre che dell’oculato utilizzo dei fondi a disposizione e danno lavoro a più di 200 persone.

Allora si capisce bene che la Convenzione, per altro prevista dalla normativa nazionale e regionale, non può essere intesa come una concessione benevola sulla quale si può fare tira e molla, ma come il riconoscimento del nostro lavoro (senza il quale la città sarebbe sguarnita del servizio) e dei diritti delle famiglie, dei rioni, della città tutta.

Noi non togliamo niente, ma diamo: infatti complessivamente gestiamo una quantità di servizi molto variegata sulla fascia 0-6 per ben 11 mesi all’anno perché garantiamo anche il servizio del CRD estivo che apriamo non solo ai nostri iscritti ma anche ai bambini che frequentano le scuole dell’infanzia statale. Complessivamente quest’anno abbiamo avuto 1.055 iscritti durante l’anno scolastico e 410 per il mese di luglio.

Tutto ciò premesso, vogliamo fare chiarezza sull’aspetto economico della Convenzione. Innanzitutto la Convenzione è un atto bilaterale e quindi il Sindaco non può chiudere la discussione senza valutare le nostre istanze. In secondo luogo non permetteremo che ci sia qualcuno che cade nell’inganno di pensare che 7.000.000 di euro in 5 anni siano una cifra strabiliante e sufficiente.

In realtà se si fa la valutazione sul contributo annuale, il risultato è tanto quanto ci è stato erogato per far funzionare 15 scuole nei 6 anni passati e che si vorrebbe bloccare per i prossimi 5 anni...

È evidente a tutti che il mondo è cambiato negli ultimi due anni e che le crisi che si sono susseguite hanno lasciato segni profondi nella gestione della vita delle famiglie ... e lo stesso vale per le scuole.

“Il Comune si nasconde dietro il calo demografico”

Il nostro Comune, nascondendosi dietro al calo demografico, non vuole discutere dei costi reali del servizio. In realtà il prossimo anno avremo 37 sezioni e circa 2 bambini in meno a sezione; chiunque può capire che il costo non diminuisce neanche di un euro e invece pesa molto e negativamente il mancato incasso delle rette (100 bambini in meno sono pari a circa 200.000 euro in meno).

In altri Comuni, più lungimiranti, vicini e lontani, le amministrazioni hanno adottato una logica opposta: proprio per garantire il funzionamento delle scuole e l’erogazione del servizio alle famiglie, a fronte della diminuzione dei bambini, hanno aumentato i contributi.

Ad esempio: a Brescia il Comune erogava 75.000 euro a sezione e a gennaio ha rinnovato la convenzione destinandone 80.000 a sezione (proprio a causa della diminuzione di circa 200 bambini su 20 scuole); oppure a Merate dove il Comune erogava 37.000 euro a sezione e sta chiudendo l’accordo con le scuole paritarie a 42.000 euro a sezione, per non dire di Monza, Sesto e tanti altri casi simili.

La nostra richiesta corrisponde al minimo indispensabile per la tenuta del sistema: attualmente ci vengono erogati 27.500 euro a sezione e noi ne abbiamo chiesti 30.000 indicizzati (perché il contributo deve seguire l’aumento del costo della vita in 5 anni...) con la garanzia di non scendere sotto la soglia minima di 1.600.000 a cui aggiungerne altri 100.000 per il CRD; siamo quindi ben al di sotto di quanto garantito da tanti altri Comuni.

“Confronto in una fase difficile, ma andiamo avanti”

Detto tutto ciò, soltanto per chiarire puntualmente numeri e situazioni, come forse avrete visto dalla stampa e dai media locali, il confronto è in una fase di grande difficoltà in quanto il Sindaco e l’Assessore, nonostante le molte parole di apprezzamento e di soddisfazione per il servizio svolto dal nostro sistema di scuole, nel momento di passare dalle parole ai fatti e tenere nella dovuta considerazione le proposte e i ragionamenti da noi rappresentati, hanno opposto una chiusura totale alle nostre richieste.

In conclusione, con queste righe abbiamo voluto semplicemente fornirvi una corretta visione della vicenda e delle nostre posizioni per mettervi al riparo da ricostruzioni mediatiche, talvolta troppo semplificate, e da comunicazioni imprecise, reticenti e/o comunque fuorvianti e dallo sbandierare promesse e cifre tanto mirabolanti, quanto ingannevoli e, soprattutto, del tutto staccate dalla realtà e dalle fatiche della vita quotidiana di ciascuno che in questi anni è stata, e continua ad essere, messa prepotentemente alla prova.

Allo stesso tempo ribadiamo il nostro deciso impegno, come singoli e in Associazione, a continuare il confronto nella ricerca di un punto di sintesi condiviso con l’Amministrazione Comunale che vogliamo continuare a sperare sia possibile e che, auspichiamo, possa portarci, gradualmente, ad abbattere le rette a carico delle famiglie nella logica di una vera parità e possibilità di reale libertà di scelta educativa per le famiglie.

Scuola Locatelli - Il Presidente Giovanni Caccialanza    

Scuola A.Nava - Il Presidente Osvaldo Ratti

Scuola Asilo Monumento - Il Presidente Michele Bianchi

Scuola Barone - Il Presidente Gianluigi Baruffaldi

Scuola Bonaiti - Il Presidente Giovanni Bernasconi 

Scuola Corti - Il Presidente Zoran Boras 

Scuola Dell'Era Aldè - Il Presidente Sandra Valenza 

Scuola Don Giovanni Nava - Il Presidente Benedetta Pozzi 

Scuola Don Pozzi - Il Presidente Don Mario Fumagalli 

Scuola Maria Ausiliatrice - Il Direttore Suor Francesca Robustelli Della Cuna 

Scuola Mazzucconi - Il Presidente Giorgio Redaelli 

Scuola Papa Giovanni XXIII - Il Presidente Mons. Davide Milani 

Scuola Piloni - Il Presidente Francesco Amigoni 

Scuola San Giuseppe - Il Presidente Don Ottavio Villa 

Scuola Volta - Il Rettore Don Gabriele Gioia

La Presidente dell’Associazione Scuole dell’infanzia paritarie di Lecco Angela Fortino

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