Linee Lecco, nuovo patto per il Premio di Risultato: ai dipendenti fino a 1.500 euro
L'azienda pubblica e le organizzazioni sindacali, dopo sei mesi di lavoro e qualche tensione, hanno sottoscritto la piattaforma
Ottanta euro in più su scala annuale, eliminata la distribuzione a pioggia, introdotto il sistema a rendimento. Sono le maggiori novità dell'accordo di secondo livello sottoscritto da Linee Lecco e le quattro organizzazioni sindacali che si sono sedute al tavolo con l'azienda pubblica. Il Premio di Risultato (Pdr) è risultato di un dialogo durato sei mesi, che ha riservato anche delle tensioni, e porterà il premio da 1.420 a potenziali 1.500 euro. “La piattaforma presentata era stata condivisa con Virginio Brivio ed è stata completamente condivisa anche dal nuovo sindaco Mauro Gattinoni - ha premesso Mauro Frigerio, amministratore unico dell'azienda pubblica -. Una parte delle Organizzazioni Sindacali, che si sono fratturate tra le quattro componenti, ha chiesto la creazione di due tavoli di lavoro separati, condizione che non abbiamo accettato; la decisione è stata, a suo tempo, comunicata anche a Comune e Prefettura. Il dialogo è andato avanti fino ad aprile, ci sono state continue divergenze tra i sindacati in merito alle modalità della trattativa e ai contenuti della piattaforma. La collaborazione con alcune Segreterie ci ha permesso di superare l’empasse, è stato un passo fondamentale. Circa dieci giorni fa (14 luglio, ndr) abbiamo finalmente sottoscritto il Pdr e ho personalmente ringraziato i sinidacati per il raggiungimento di questo traguardo condiviso. Ha vinto l’azienda, hanno vinto i dipendenti, ma soprattutto ha vinto il buonsenso in questa situazione: in questo accordo, infatti, si tiene conto della sostenibilità economica e del momento attuale”.
La situazione dell'azienda non è da crisi nera, ma il Covid-19 ha lasciato il proprio segno: “Il bilancio 2020 si è chiuso «con lacrime e sangue, con due milioni in meno di fatturato e in passivo. Il senso di maturità del sindacato nell’ultima fase della trattativa ha permesso l’istituzione del Premio di Risultato senza un’ora di sciopero. L’esperienza del direttore Cappello è stata fondamentale per gestire i vari tecnicismi”.
“In controtendenza”
“Siamo andati in controtendenza rispetto al resto dell’Italia con un accordo di secondo livello, ragionando finalmente sugli obiettivi e non sui premi a pioggia - ha aggiunto il direttore Salvatore Cappello -. L’epoca attuale impone la sofferenza a tutti, l’ha ben spiegato “Il Sole 24 Ore” lo scorso 5 luglio”.
Il Pdr “non è obbligatorio e dev’essere supportato da delle performance aggiuntive rispetto alle 39 ore del contratto nazionale di lavoro. C’erano le condizioni per chiudere a una quota complessiva di 1.500 euro. La piattaforma è composta da varie voci legate a presenze, malattie, contribuzione al miglioramento del risultato di bilancio… Esempio: se l’attività di noleggio funziona, il dipendente arriva a far scattare la quota prevista dell’accordo; chi dà di più, prende di più oltre alle quattordici mensilità previste. Il settore mi sembra ampiamente tutelato”.