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Mandello, "Casa Comune" boccia il piano triennale delle opere pubbliche

Dal progetto di riqualifica della zona a lago al cantiere di piazza Sacro Cuore: l'intervento del gruppo di opposizione guidato da Gloria Valassi

Scelte non prioritarie e un eccesso di risorse investite. Per questi motivi - e non solo - l'opposizione "Casa Comune" boccia il piano delle opere pubbliche messo in campo dall'Amministrazione comunale di Mandello del Lario. Ecco l'intervento messo nero su bianco dai Consiglieri guidati dal capogruppo Gloria Valassi.

«Tra i tanti punti all’ordine del giorno dell'ultimo Consiglio comunale c'è stata l’approvazione del piano triennale dei lavori pubblici 2021-2023 presentato dalla maggioranza al governo del paese. Durante la discussione abbiamo mostrato la nostra contrarietà al piano, motivata in generale da una diversa visione politica di quanto si ha intenzione di realizzare. In particolare, a riguardo di alcuni interventi previsti quali la riqualificazione della scuola primaria Sandro Pertini (costo opera 5.000.000 di euro) e la riqualificazione dei giardini comunali a lago (costo opera 3.000.000 di euro, con una spesa nel triennio di 1.500.000 di euro), le risorse in gioco ci appaiono esageratamente rilevanti».

«Per la riqualifica dei giardini a lago ci chiediamo se l’esorbitante utilizzo di risorse finanziarie previsto possa rispondere ai bisogni dei cittadini»

"Casa Comune per Mandello Democratica" è quindi entrata ancora di più nel merito della questione. «Per la riqualificazione dei giardini a lago, il cui progetto di massima ci era stato posto in visione poco prima del Consiglio, ci siamo chiesti se l’esorbitante utilizzo di risorse finanziarie previsto possa raggiungere l’obiettivo di rispondere ai bisogni della cittadinanza di un’area relax e risolva il problema del turismo e dell’affollamento estivo, senza poi considerare che nel progetto è escluso qualsiasi intervento di continuità nella vicina area lido. In futuro ci esprimeremo per suggerire alcune considerazioni più dettagliate».

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«Il Consiglio comunale ha competenza nella scelta delle opere da realizzare o nell’individuazione delle priorità, nella loro collocazione temporale e nella conseguente attività di controllo. Nelle fasi successive, quelle di progettazione, affidamento e realizzazione, come componente di minoranza, solo dalle delibere di Giunta abbiamo visione di quanto deciso, e siamo quindi esclusi da ogni considerazione di merito circa i requisiti delle opere da realizzare. La critica a posteriori è quindi la risultante di tale situazione, mentre sarebbe più proficuo poter offrire i nostri contributi in termini propositivi».

I componenti del gruppo guidato da Gloria Valassi hanno quindi aggiunto: «A tal proposito, forniamo alcune considerazioni, già espresse in Consiglio, circa il progetto di riassetto di piazza Sacro Cuore avviato lunedì 18 gennaio. Da una prima lettura dei documenti visionati, che come minoranza abbiamo scaricato dal sito del comune, come un qualsiasi cittadino, riteniamo di evidenziare che l’opera consiste di fatto nella semplice formazione di un sagrato antistante la scalinata di accesso alla chiesa. Tale obiettivo è conseguito modificando la viabilità, rendendo meno agevole e ordinato l’incrocio tra viale Costituzione, via Don Gnocchi e via Nazario Sauro e diminuendo il numero dei parcheggi a disposizione di sette unità (negli obiettivi del progetto, era previsto un aumento dei parcheggi!). Non viene inoltre previsto neppure uno stallo per i mezzi pubblici e/o per lo scuolabus e/o per i mezzi di soccorso».

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«Nel dettaglio si riscontrano scelte di materiali e di accostamenti poco coerenti con il contesto: per il sagrato è previsto un lastricato in granito di San Fedelino, con posa a correre, diviso con profili in acciaio e aree con ghiaia resinata, quasi una replica della texture di piazza Garibaldi; è prevista l’aggiunta di una vasca d’acqua a raso che francamente appare fuori contesto per il sagrato di una chiesa; non trova spiegazione l’inserto di blocchetti di granito in luogo dell’asfalto in un tratto del viale della Costituzione, nonostante il traffico pesante che serve le vicine Officine Meccaniche Lafranconi; è prevista un’area di sedute (peraltro escluse dall’appalto) in luogo dei parcheggi della banca, con nuova piantumazione con aceri che in sviluppo potranno costituire impatto sgradito ai proprietari dei terrazzi appena soprastanti; è prevista una nuova piantumazione con il ricorso ad essenze molto diverse e di dubbia reciproca coesistenza quali aceri, ciliegi, cipressi, ulivi secolari, betulle; nel progetto non si riscontra alcuna previsione di accessi agevolati per persone diversamente abili. Possiamo solo augurarci che ad opera realizzata le criticità risultino meno evidenti. Speriamo in bene!»

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