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Due croci al merito al reduce mandellese Michele Zucchi

A Cefalonia si oppose al nazifascimo. Presto riceverà un riconoscimento anche del presidente Mattarella

«Conservo ancora a casa il cappotto che un militare russo mi volle dare per difendermi dal freddo pungente. In quegli anni ho sofferto di tutto, dalla fame a ciò che consegue quando ci si trova in mezzo alla guerra». A parlarne oggi a distanza di anni è Michele Zucchi, mandellese, classe 1923, della frazione di Luzzeno, figura centrale in sala consigliare, acclamato dai numerosi presenti alla consegna di due croci al merito di guerra. Momento questo che ha avuto quale attivista nei contatti e nelle ricerche, la nipote Amanda.

Un atto certamente dovuto, avvenuto dalle mani del professore Francesco Mandarano vice presidente della Associazione Nazionale Divisione Acqui. Sodalizio legato ai superstiti, reduci e famiglie dei caduti. Sull'alto riconoscimento ai meriti di Zucchi, le parole del responsabile a riassumere il significato della presenza in ambito istituzionale con il sindaco Riccardo Fasoli.

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«Michele è uno degli ultimi testimoni di Cefalonia, diretta prova degli avvenimenti su cui è ancora aperta la ricerca storiografica - ha ricordato il sindaco - Il contributo che ci ha dato è stato di estrema importanza e di enorme aiuto nella ricostruzione dei fatti. Rispondendo agli interrogativi circa la fine dei soldati che si erano salvati dal naufragio della seconda nave che li trasferiva da Cefalonia ad Atene il 13 ottobre 1943. Molte le vite umane sacrificate, e a riconoscerne l'olocausto fu in prima battuta l'allora presidente Azeglio Ciampi, nel riconoscere ufficialmente il primo atto della resistenza armata al nazi fascismo». Al sacrario eretto ai caduti italiani di Cefalonia la recente visita del Capo dello Stato, Mattarella in terra greca.

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Michele Zucchi matricola 22984, come scritto sul suo personale foglio matricolare rintracciato dalla Associazione Acqui presso il Distretto militare di Como, nelle fila del Terzo reggimento artiglieria “ha partecipato alle operazioni di guerra all'isola di Cefalonia. Campagna dei conflitti 1943-1944-1945, catturato dalle forze armate tedesche il 22.9.1943, cessa stato di attività l' 8-5-45”.
Così recita il prezioso documento che oltre alle due croci ricevute a Mandello la sera del 4 marzo, prelude la consegna di un altro alto riconoscimento, il prossimo 2 giugno da parte della Presidenza della Repubblica. Michele Zucchi, soddisfatto, emozionato per queste dovute esternazioni nei suoi confronti, sorride, ma negli occhi suoi nel cuore e nella mente i ricordi indelebili di quelle terribili pagine della storia.

(Si ringrazia Alberto Bottani per le foto)

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