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Dj mandellese ricorda Claudio Coccoluto: «Aveva una marcia in più»

Fabrizio Marra collaborò con il compianto disc jockey di fama internazionale: «Ho avuto la fortuna di conoscerlo e lavorarci insieme, è stato una leggenda nel settore»

Anche Mandello piange Claudio Coccoluto, il disc jockey di fama internazionale deceduto nei giorni scorsi dopo una lunga malattia. A tracciare un suo ricordo è il dj Fabrizio Marra, residente nel comune del lago. «Claudio era un amico, un collega, un padre per tutti - spiega Marra - Una persona nata per la musica, sincera, pronta a dispensare i consigli giusti. Di anima buona e onesta, è stato senza dubbio un visionario».

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Sempre secondo l'artista mandellese, Claudio è stato il più grande di tutti nel suo ambito. «Ricordo le serate al Ministry of Sound di Londra nei primi anni Novanta - prosegue Fabrizio Marra - Conosciuto e rispettato in tutto il mondo, lui era semplicemente "Cocco" per gli amici. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo e di suonarci insieme, si capiva che aveva una marcia in più in termini di selezione musicale, cultura e tecnica. Tutte queste caratteristiche lo hanno reso una leggenda e un esempio per tutti noi del settore. Con la sua perdita si chiude un'epoca. Amava la musica, la gente lo capiva ed era benvoluto».

Marra cita infine Nietsche: «Ricordandolo mi torna in mente la celebre frase... "E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la Musica". Ciao Cocco».

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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