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Da Lecco a Norimberga, applausi per la flautista Annika

Residente a Galbiate e cresciuta artisticamente a Mandello dove si è appena esibita al Festival Falaut, ora Boras si sta affermando come musicista in terra tedesca

"Sono felicissima, è stata un'occasione d'oro per imparare ancora di più da tutti i musicisti e i flautisti che hanno suonato con me. Sono veramente emozionata perchè non pensavo che un evento così importante potesse andare in scena nel territorio dove abito e vedermi tra i partecipanti sul palco". Sono le parole di Annika Boras, giovane flautista ospite a Mandello del Lario alla tre giorni del Falaut, importante Festival internazionale che nel weekend ha dedicato alla musica e al suono del flauto una serie di masterclass, seminari, showcase e concerti nelle location del teatro comunale De Andrè e al San Lorenzo.

Sul lago un festival internazionale del flauto

Proprio al San Lorenzo ha sede l'omonima scuola di musica diretta da Emanuela Milani, la docente che in passato ha insegnato ad Annika e che nell'evento musicale ha visto realizzarsi un sogno cullato da tempo. Molti strumentisti si sono mobilitati al suo fianco affinchè Mandello potesse diventare per tre giorni la Città del Flauto, e così è stato anche grazie al sostegno dell'Amministrazione comunale e di don Giuliano Zanotta che con la San Lorenzo ha condiviso il progetto. Molto significativa la testimonianza e la gioia di Annika Boras, incontrata e ascoltata nella sua esibizione di sabato sera al De Andrè a fianco della sua attuale insegnante Julie Stewart-Lafin.

"Un'emozione speciale suonare a Mandello, qui ho studiato flauto alla scuola San Lorenzo"

La musicista ci ha raccontato come è arrivata ad apprezzare il flauto e a farne una ragione di vita artistica fin da bambina. "Ascoltando un concerto in piazza a Lecco nel lontano 2006 mi appassionai al suono del flauto. Affascinata dal suo luccichio e dai suoni, iniziai gli studi. Dapprima ad Oggiono, alla scuola di musica del Molinatto, più avanti ho qui a Mandello con Emanuela Milani, alla San Lorenzo. Ora sto studiando in Germania con Julie Stewart che stasera ha suonato con me. Di recente ho intrapreso un nuovo percorso di studi a Norimberga".

Falaut suono-2

Anche a Mandello Annika ha saputo regalare emozioni agli ascoltatori, strappando applausi. "La musica regala una carica energica che cambia ogni volta anche in base all'ambiente in cui ci si trova. Questa sera ho suonato con un trio, flauto e pianoforte e un apporto importante ci è stato dato anche dal pubblico davanti a noi. Ho vissuto davvero una bella emozione".

Se pochi giorni fa anche (in forma soft causa covid) Mandello del Lario ha dato voce ai motori in occasione del centenario Guzzi, in queste tre giornate il nome della cittadina amministrata dal sindaco Riccardo Fasoli è tornata sullo scenario internazionale grazie al flauto. Uno strumento non semplice da imparare, come ricorda infine Annika. "Io ho avuto un percorso non facile, all'inizio non sembravo portata per suonare questo strumento a livello tecnico. Poi, via via, sono migliorata e ho imparato. Credo che le qualità richieste non siano prettamente tecniche. Conta molto lo studio, serve porsi un obiettivo e impegnarsi con dedizione per raggiungerlo. La costanza, la passione e la forza volontà permettono di superare le difficoltà tecniche. L'importante è amare la musica e ciò che quest'arte è in grado di trasmettere".

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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