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Sabato, 20 Aprile 2024

Taglio del nastro per lo svincolo di Maggiana sulla Strada Statale 36

Si è svolta nella mattinata di martedì la cerimonia di inaugurazione del peduncolo che consentirà uscita e ingresso da e verso nord. Fasoli: «Migliorato il collegamento con la Valtellina» (foto e video).

È stato inaugurato questa mattina, alla presenza di un nutrito parterre di autorità, lo svincolo sulla Strada Statale 36 a Maggiana, frazione di Mandello, che consentirà l'ingresso verso Nord e l'uscita giungendo sempre da direzione Nord. Un'opera di 195 metri, costata 610mila euro di intervento a conclusione di opere ben più impegnative partite vent'anni fa con la costruzione delle due aree di servizio sulla SS36 e riprese nel corso dell'ultimo lustro.

Presenti a Maggiana, oltre al sindaco di Mandello Riccardo Fasoli, l'assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi, il sottosegretario ai grandi eventi sportivi Antonio Rossi, i consiglieri regionali Antonello Formenti e Mauro Piazza, il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli col consigliere delegato alla viabilità Mattia Micheli, il prefetto Castrese De Rosa, il questore Alfredo D'Agostino e i rappresentanti delle forze dell'ordine.

«Risparmio di tempo e chilometri»

«Oggi inauguriamo una piccola grande opera, una bretella di 190 metri che consente un miglior collegamento con l'Altolago e la Valtellina per i veicoli leggeri - ha dichiarato il sindaco Riccardo Fasoli - Un collegamento utile per tutti i lavoratori che partono da Mandello verso la Valtellina e per i lavoratori dei territori a nord di Mandello che assolvono da noi i loro impegni lavorativi. Venti minuti in meno, 12 chilometri in meno per ciascuno di loro, tempo per la propria vita e i propri affetti. Meno chilometri percorsi significa anche meno pericoli, meno consumi e meno inquinamento. Mandello può intercettare da oggi il turismo straniero che gravita sulle aree a nord sul lago e proporsi come tappa intermedia sulla direttrice Svizzera-Milano».

SS36, aperto lo svincolo di Mandello del Lario ©BONACINA/LECCOTODAY

Fasoli ha ringraziato Regione Lombardia e i suoi rappresentanti territoriali per il finanziamento, la Provincia di Lecco e i suoi tecnici che hanno seguito la progettazione e Anas che ha consentito l'opera. Ma pure «consiglieri e assessori del mandato precedente e dell'attuale, in particolare l'assessore e vicesindaco Andrea Tagliaferri».

Il sindaco ha ricordato affettuosamente, nell'occasione, due cittadini mandellesi: l'alpino Lazzaro Poletti, novantenne, «che avrebbe voluto inaugurare l'opera con le sue bandiere ma la situazione legata al covid non lo ha permesso», e Gino Carizzoni, anima politica del paese, scomparso lunedì a 89 anni. «Da qualche parte, lassù, Gino sta esultando con noi» ha aggiunto.

Terzi: «Vicini al vostro territorio»

L'assessore Terzi ha sottolineato l'importanza e la celerità dell'intervento, rimarcando l'impegno dell'ente regionale a favore del Lecchese. «Nonostante il lockdown e i problemi legati al covid, un'opera che era attesa da tempo è stata completata - ha spiegato - Questo non è scontato perché a volte non basta nemmeno avere i soldi per fare le cose. Regione Lombardia metterà in pista per Lecco 151 milioni del Piano Lombardia cui si sommano i progetti previsti per le Olimpiadi, tutti interventi che il vostro territorio attende da tempo».

Terzi ha ricordato inoltre che «a Lecco siete i primi ad avere visto i treni nuovi, ciò è dovuto anche al grande lavoro svolto dai vostri rappresentanti territoriali con cui sono quotidianamente in contatto».

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