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Martedì, 19 Marzo 2024
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Storia e motori, prende corpo il murales dedicato al centenario della Moto Guzzi

Sempre più apprezzato l'impegno del mandellese Gechi Trincavelli in vista dell'importante compleanno, all'insegna della valorizzazione di un simbolo del territorio diventato passione internazionale

“Buon centenario”. È l'augurio lasciato dai guzzisti in transito sul cancello di via Parodi, eletto ad icona insieme alla statua di Carlo Guzzi di piazza Leonardo da Vinci a Mandello del Lario, a rappresentare nel mondo la storica fabbrica motociclistica. In questi giorni, una terza “immagine sinbolo” sta prendendo volto, supportata da condivisioni sui social unita a sponsorizzazioni. Parliamo del murales che il mandellese Gechi Trincavelli, pronipote di Giorgio Ripamonti il “Giorgio ferèe”, sta allestendo.

Già da qualche mese, in via Cavour al civico 8/12 dove ha sede l’Antica Officina, fervono i lavori e la trepidante attesa dell’anniversario. Qui in pochi metri, in uno spazio che ancora trasuda di passato vetusto, vide la luce nel 1919 la prima moto. Il prototipo, assemblato da un giovane Carlo Guzzi, unitamente a Giorgio Ripamonti, meccanico motorista, portò a far nascere la “G.P:” Guzzi-Parodi, la parte imprenditoriale che credette e finanziò il progetto.

Gechi al lavoro-2

Gechi, custode di questa storia, non ha avuto dubbi nel raccontare il passato “fermandolo” sulla parete dell’attigua azienda Icma gentilmente concessa dalla titolare, Silvia Buzzi, per ospitare il dipinto. Oltre all’affresco in esecuzione dove Trincavelli condensa il passato, ha voluto andare oltre dando alle stampe “I voli sconosciuti dell’Aquila”, un libro di “Una storia mai raccontata”, realizzato in copie limitate e donato agli sponsor del murales. E dai social emerge già la conferma al pronipote del Ferèe di aver imboccata la strada giusta.

Ripamonti Guzzi-2

“Grazie Gechi, fedele custode dell’Antica Officina di Giorgio Ripamonti” scrive Matteo Lenarduzzi, triestino, guzzista nel dna, al cento per cento. Scrive “Per la fede all’Aquila, Mandello rappresenta la Betlemme del motociclismo italico. Il luogo dove tutto ha avuto inizio. Terra di pellegrinaggio e meditazione, davanti alla fabbrica, agli edifici e alle strade che testimoniano e rappresentano la storia del mito.”

Libro Gechi-2

E sull’officina di via Cavour “A guardia di questo santo sepolcro c’è un cavaliere templare, pronipote di Ripamonti, artista a tutto tondo, bravo come pochi, grazie a mani esperte e genio creativo. Giovanni Trincavelli il suo nome, detto Gechi, che da sempre tutela e cura il museo dell’officina, in parte originale, sia tutta la storia scritta ereditata dal padre Graziano che per anni ha lavorato in Guzzi. Mandello dovrebbe essere fiera di avere un figlio cosi importante per il mondo della moto, per la storia del territorio e la sua conservazione.”

Monumento due Mandello-2

Raduno internazionale città della Moto Guzzi 2021, appuntamento dal 6 al 12 settembre

E Lenarduzzi prosegue “Ancora una volta la famiglia Trincavelli ha aggiunto una nuova pagina alla storia secolare della Guzzi e del suo territorio, da sempre legati. Grazie Gechi.” La speranza è ora che la pandemia da Covid-19 possa essere presto arginata - o comunque limitata - permettendo così di poter potre festeggiare al meglio e soffiare sulle virtuali cento candeline di questa meravigliosa e coinvolgente storia chiamata Guzzi. Il Raduno internazionale è previsto dal 6 al 12 settembre prossimi.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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