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Il riconoscimento / Piazza Armando Diaz

Lecco ricorda Angelo Castelnuovo: alla memoria del deportato la Medaglia d'Oro

Nato a Germanedo nel 1921, venne deportato a Dussan (Germania) a ventidue anni

Lecco ha ricordato Angelo Castelnuovo, classe 1921, nato a Germanedo di Lecco e deportato a Dessan (Germania) dal 9 settembre 1943 al 1 giugno 1945. La legge numero 211 approvata il 20 luglio 2000 ha riconosciuto nel 27 gennaio, giorno dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il "Giorno della Memoria" al fine di "ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".

Nel 2022 saranno 20 le Medaglie d'Onore che lo Stato italiano ha concesso ai cittadini della provincia di Lecco, militari e civili, che nell'ultimo conflitto mondiale sono stati deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra e, nel caso che il diretto beneficiario sia deceduto, al familiare più stretto. La sala consiliare del Comune di Lecco ha permesso di dar vita a una breve cerimonia ufficiale alla presenza del prefetto Castrese De Rosa, del sindaco Mauro Gattinoni e dei famigliari di Castelnuovo.

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“In genere ci piace dar vita a una cerimonia collettiva, ma ancora una volta sarà il prefetto a raggiungere i territori, una bellissima esperienza soprattutto per me - ha premesso il prefetto De Rosa -. I famigliari hanno sempre apprezzato il fatto di ricevere e non di essere ricevuti. Siate tutti fieri di questi concittadini: la cittadinanza onoraria per Liliana Segre è un grande segno di civiltà da trasmettere alle nuove generazioni”.

20 Medaglie d'Oro in onore dei deportati nei lager: tutti i nomi

“Abbiamo l’occasione per ricordare la costruzione di un pezzo di storia, il peggiore in assoluto di quella contemporanea - ha ricordato il sindaco Gattinoni -. Oggi mi piace ricordare tante altre persone, come Pino Galbani o Pietro e Lino Ciceri alle quali sono dedicate due pietre d’inciampo ad Acquate. Oggi certe cose accadono ai confini della Libia e sulla rotta balcanica: questa memoria non è mai così forte da poter creare un processo di prevenzione”. Un elemento di speranza “è Liliana Segre, che lunedì sera ha ricevuto la nostra cittadinanza onoraria e in queste ore sta eleggendo il Presidente della Repubblica”.

Autore del profilo di Castelnuovo, Angelo Giuseppe Amanti ha precisato che i deportati “hanno patito fame e freddo, ma hanno avuto l’orgoglio di non tradire. Io sono stato ben due volte nel campo di concentramento di Auschwitz e invito tutti a favi visita per capire cos’è accaduto in quei luoghi”. I riconoscimenti dello stato “devono servire per ricordare ed evitare che certe cose accadano di nuovo. La senatrice Segre è stata nascosta a Ballabio nel 1943 per circa tre mesi, prima del tentativo di fuga in Svizzera”.

“Mio nonno non volle confessare a lungo quanto accaduto a mio padre - ha concluso il momento il di Angelo Castelnuovo -. Purtroppo non ho avuto modo di parlarne con lui, ma sono certo che in tanti di loro preferirono morire piuttosto che sopportare il male venuto dopo: nazismo e fascismo sono due mali assoluti che non si devono ripresentare”.

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Chi era Angelo Castelnuovo

Castelnuovo Angelo di Felice: IMI, metallurgico, nato a Germanedo il 9 luglio 1923, viene chiamato alle armi il 7 gennaio 1943 nel 19^ Reggimento fanteria, matricola n. 23941. Partecipa con il 31^ Reggimento fanteria "Siena" alla difesa territoriale di Napoli dal 25 giugno al 5 luglio 1943. Il successivo 7 luglio viene imbarcato da Lecce per l'isola di Creta dove è fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 e internato in Germania nello Stammlager di Dessan. Viene liberato dalle truppe alleate a fine guerra e rimpatriato il 16 luglio 1945 presso il Centro alloggio di Como.

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