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La Lombardia studia il ‘Modello Lecco’ contro la violenza nelle stazioni lombarde

L'assessore regionale Riccardo De Corato ha scritto ai prefetti per rendere noto ‘Stazioni Sicure’

Il piano per la sicurezza applicato a Lecco diventa un modello per il resto della Lombardia. Dopo gli stupri della scorsa settimana l'assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, ha scritto agli altri 11 prefetti lombardi proponendo loro di replicare l'accordo 'Stazioni Sicure' già sottoscritto con la Prefettura di Lecco. L'obiettivo è quello di rispondere alla richiesta di sicurezza proveniente dai cittadini e dai comitati di pendolari. "Regione, Prefettura di Lecco e vari Comuni della provincia situati lungo la tratta ferroviaria Lecco-Milano - fa sapere l'assessore De Corato - sono impegnati nel rispetto dell'accordo", che tra l'11 ottobre e il 25 novembre 2021 ha visto il controllo di 514 veicoli nelle aree limitrofe alle stazioni in particolare in ore serali e notturne e l'identificazione di 295 persone.

Il presidio in stazione

Oggi alle 17.45, presso la stazione Cadorna di Milano a due passi dalla sede Trenord, i Giovani Democratici parteciperanno al presidio indetto dalle associazioni dei pendolari. "Come possiamo permettere che avvenga tutto ciò? Com'è possibile che da Regione, assessorato ai Trasporti, da Trenord non ci sia stata alcuna risposta sul tema?", si chiede il segretario regionale dei giovani dem, Lorenzo Pacini. Per il capogruppo del Pd in consiglio regionale Fabio Pizzul e il consigliere Paola Bocci, anche loro domani al presidio, "i gravissimi atti di violenza dei giorni scorsi hanno purtroppo messo in evidenza la mancanza di sicurezza sui treni lombardi. Chiediamo che Trenord avvii al più presto interventi di messa in sicurezza di convogli e stazioni".

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