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La storia di Sofia e Simone: lasciata la città per la Grignetta, fondano il "Resinelli Tourism Lab"

I due trentenni: «L'obiettivo è sviluppare la vocazione turistica della zona nel segno della sostenibilità ambientale, dell'inclusività e della digitalizzazione»

Lasciano la città per trasferirsi a 1.200 metri di altitudine, sotto le Grigne, e iniziare una nuova vita, mettendosi a disposizione di chi ama la montagna. Sofia Bolognini e Simone Masdea, trentenni, la prima social media manager e il secondo agronomo, hanno creato "Resinelli tourism lab": fra turismo lento e sostenibile nel verde, realtà aumentata e rete con altre associazioni, la coppia sta creando occasioni per far vivere questo angolo di paradiso di natura incontaminata, a ridosso dell'area metropolitana, con una sintonia che crea benessere. Un mix nuovo e innovativo tutto da conoscere.

L'iniziativa ha raccolto il patrocinio della Comunità montana Lario Orientale Valle San Martino e dei quattro Comuni gestori dei Resinelli (Abbadia Lariana, Mandello, Ballabio e Lecco). Partner sono Unimont Università della montagna, Legambiente Lecco, Wwf Lecco e Cooperativa Sociale Sineresi.

«Qui desideriamo concentrare i nostri sforzi - spiegano i due giovani - L'obiettivo è sviluppare la vocazione turistica della zona nel segno della sostenibilità ambientale, dell'inclusività e della digitalizzazione».

«Un laboratorio di desideri per fare rete»

I Piani Resinelli sono la natura che c'è subito dietro la città metropolitana: non un prodotto da consumare, ma un giardino di tutti «su cui abbiamo tanti progetti: vogliamo offrire esperienze dense di sport, natura, cultura, avventura e relazione. Facendo rete. Siamo un laboratorio di desideri, pensiamo che le nostre proposte siano immaginate e costruite insieme al "consum-attore", agli abitanti locali, ai turisti di passaggio, ai lavoratori stagionali, agli esercenti, alle comunità stabili e temporanee che qui si creano» racconta Sofia Bolognini.

La Grignetta è una delle montagne più affascinanti di sempre. Contiene racconti, sfide, memorie, leggende, paesaggi, tracce. Accanto ai sentieri tradizionali e alle vie storiche ci sono infiniti percorsi inesplorati, scorci invisibili, tesori nascosti. Luoghi raggiungibili solo con la guida di chi c'è cresciuto, di chi li conosce da tempo. «Le nostre esperienze immersive consistono proprio in questo: far vivere l'intimità di un territorio nella sua dimensione più naturale, selvatica, incontaminata - e farlo con delicatezza, tutelando l'integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi di vita locali» spiega Simone Masdea che in queste montagne è cresciuto, durante le vacanze e le lunghe estati.

Le prime iniziative in programma

Sono tre le giornate in programma, intorno ad altrettante parole chiave. Con tavoli di lavoro,
conferenze camminate, trekking e spettacoli:

  • 6 giugno | turismo montano sostenibile
  • 10 luglio | storia locale
  • 25 luglio | turismo montano inclusivo

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