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Sabato, 20 Aprile 2024
All'alba

È morto Roberto Maroni, ex governatore della Lombardia

Il 67enne era sparito da tempo dalla scena politica a causa di una lunga malattia. Aveva inaugurato la pizzeria "Fiore", nata sulle ceneri della "Wall Street" sequestrata alla 'ndrangheta

Lutto in Lombardia per la morte di Roberto Maroni. L'ex presidente del Pirellone ed ex vicepremier, ministro dell'Interno e del Welfare, aveva 67 anni. Malato da tempo, l'ex segretario della Lega è spirato all'alba di martedì 22 novembre. A maggio 2019 si era tenuta la sua ultima visita nel Lecchese, legata alla presentazione del libro "Rito ambrosiano", mentre in precedenza si era recato a Esino per Wikimania e nel 2017 aveva preso parte all'inaugurazione della pizzeria "Fiore", nata sulle ceneri della "Wall Street" sequestrata alla 'ndragheta trent'anni prima.

Chi era Roberto Maroni: governatore, due volte ministro, segretario che "ripuliva" il partito con le scope

Chi era Roberto Maroni

Classe '55, originario del Varesotto e laureato in giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano, Maroni iniziò la sua carriera politica come consigliere comunale della sua città. Dopo una parentesi all'ufficio legale di una multinazionale di cosmetici e la passione per gruppi di estrema sinistra, la sua militanza nella Lega Nord arrivò grazie all'incontro con Umberto Bossi; dal 1º luglio 2012 al 15 dicembre 2013 fu segretario del partito. Con i gioverni Berlusconi ricoprì il ruolo di ministro dell'Interno, del lavoro e delle politiche sociali. Mentre dal 2013 al 2018 governò la Lombardia.

La malattia

L'ex governatore lombardo lottava da tempo contro la malattia. A luglio 2021, per motivi di salute sollevati dalla sua difesa, era stato rimandato il processo che lo vedeva imputato per induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Mentre un mese prima, a giugno, Maroni aveva a malincuore rinunciato alla sua candidatura a sindaco di Varese adducendo motivi personali.

Nonostante il lungo periodo di malattia, d'accordo con la famiglia, Maroni aveva mantenuto il riserbo sulle sue condizioni di salute. Il 4 gennaio 2021, dopo aver accusato un malore mentre era in casa sua, era caduto battendo la testa. Qualche giorno dopo, poi, era stato operato all'Istituto neurologico Besta di Milano. E ancora, ad aprile dello stesso anno il processo in cui era imputato era già stato rinviato sempre per motivi di salute.

Il lutto

La notizia della morte di Maroni è stata data anche dalla stessa famiglia, che sulla sua pagina Facebook ha scritto: "Questa notte alle 4.00 il nostro caro Bobo ci ha lasciati. A chi chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto 'bene'. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico".

Centinaia i messaggi di condoglianze da compagni di partito e non solo. "Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto", ha scritto su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini. "Protagonista di una lunga stagione politica, per me è stato soprattutto un amico", ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala: "Ci siamo sempre consultati, confidati, a volte sfidati. Ma con la fiducia e il rispetto che devono esserci quando si crede nell’amicizia. Mancherai a tante persone. Molto anche a me". La presidente del consiglio Giorgia Meloni si è detta "profondamente colpita" dalla notizia: "Un amico - ha definito Maroni -, un politico intelligente e capace che ha servito le Istituzioni con buonsenso e concretezza".

"Apprendo, con profondo dolore, della scomparsa di Roberto Maroni, un amico, più volte autorevole ministro dei miei governi, già segretario della Lega Nord e valido governatore della Lombardia", ha commentato Silvio Berlusconi, che l'aveva scelto tre volte come ministro. E il suo successore alla guida della Lombardia, Attilio Fontana, anche lui di Varese, ha scritto commosso: "Piango l’addio di un amico con il quale ho condiviso gran parte della mia vita politica. Una persona intelligente e mai sopra le righe".

"Un grande uomo prima che un grande politico, un uomo di Stato unanimemente apprezzato e un eccellente presidente di Regione Lombardia", ha scritto il consigliere regionale lombardo, Giulio Gallera (Fi). "Grazie di tutto Bobo, continueremo a lottare anche per te", sono state le parole dell'assessore lombardo all'Agricoltura, Fabio Rolfi (Lega). "Una notizia terribile - ha commentato il consigliere regionale lombardo Luca Del Gobbo -. Ho avuto l’onore di far parte della sua giunta. Ho conosciuto e apprezzato un grande politico ma sopratutto un grande uomo. Caro Bobo ti ricorderò nelle mie preghiere e porterò sempre con me i tuoi insegnamenti".

E un messaggio è arrivato anche da Pierfrancesco Majorino, candidato governatore per il centrosinistra alle elezioni regionali del 2023: "Con la morte di Roberto Maroni - ha dichiarato - la Lombardia perde una persona seria e perbene. È stato per tanti di noi un avversario politico tenace e sempre leale". E il Pd lombardo ha espresso "a nome di tutte le democratiche e i democratici lombardi le più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e alla comunità politica della Lega".

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