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“Curiosità di un Motoraduno”: un suggestivo tuffo nel passato targato Guzzi

Aperta al museo della seta di Abbadia l'esposizione fotografica dedicata alla passione per l'aquila e per i viaggi, curata da Rosandro Cattaneo e Daniele Re

“Curiosità di un Motoraduno” è il titolo della mostra fotografica con istantanee rigorosamente in bianco e nero scattate dal mandellese Rosandro Cattaneo e curata da Daniele Re, allestita in questi giorni al Museo Setificio Monti di Abbadia Lariana. Un modo virtuale per far rombare quei motori Guzzi del passato, oggi, nell’anno del Centenario, purtroppo silenziati dalla Pandemia.

Obiettivo puntato sul raduno di 30 anni fa

Un viaggio a ritroso nel tempo quello effettuato dal fotografo, animato dalla passione per gli scatti, fermati su persone e mezzi al raduno motociclistico biennale organizzato dalla Moto Guzzi nel 1991. Per gli addetti ai lavori, i ritratti in mostra dal 22 agosto all'8 settembre sono stati ottenuti con apparecchiatura Contax Rts III e obiettivi Zeiss con utilizzo di pellicola Ilford.

Il covid stronca il sogno dei guzzisti: niente raduno nell'anno del Centenario

L’espositore Cattaneo, classe 1942, è un fotoamatore che inizia ad appassionarsi all’obiettivo nei primi anni Settanta aprendosi poi, nel successivo decennio, alla partecipazione a svariate rassegne nazionali ed internazionali legate al mondo della fotografia. La passione per questa arte espressiva lo porta poi a costruire da sè in proprio le fotocamere in uso. Sorprendente quella contenuta in una scatoletta di legno.

Mostra Guzzi 2-3

Dalle cartine ai navigatori, i raduni "vecchia scuola"

“I raduni vecchia scuola, come quelli ripresi nella mostra di Abbadia - racconta Cattaneo - erano caratterizzati da Guzzisti, grandi viaggiatori, con la borsa serbatoio sempre montata, che imparavano le strade seguendole guidati dalla cartina stradale e le indicazioni scritte a mano. Perché il viaggio è star bene con la propria moto, starci in sella per ore e godere ancora sentendo il motore salire di giri a pochi chilometri da casa ormai. Questo accade solo quando  il motociclista si rispecchia pienamente nella propria moto e con la Guzzi è così".

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Anche se oggi i navigatori satellitari hanno preso il posto delle cartine geografiche incollate al serbatoio della due ruote, lo spirito non è cambiato. È sempre lo stesso di quegli anni celebrati dal bianco e nero di Rosandro Cattaneo che attraverso il suo obiettivo ha saputo veicolare grandi emozioni. In lui, nelle sue istantanee quel mix di mandellesità, che parte della fabbrica di via Parodi passando dalle alterne fasi gestionali fino ai movimenti sindacali a difesa del lavoro.

Un viaggio nel tempo, dove le passioni, i cuori si fondono con i motori in una sola persona, questo è quanto il visitatore alla mostra di Cattaneo avrà modo di cogliere e rivivere. Aperta ad ingresso libero con esibizione del green-pass, la mostra targata Guzzi è visitabile il mercoledì giovedì venerdì dalle ore 14 alle 18, oltre al sabato e alla domenica 10-12 e 14-18.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)
 

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