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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lecco, in provincia sanzioni per 3 milioni di euro. Nibionno, 400mila dagli autovelox

Pubblicati i dati relativi al 2021: sono i famosi rendiconti delle multe, che in passato molti comuni dimenticavano di rendere noti

3 milioni e passa di euro dalle multe nel Lecchese. Sono i dati relativi ai rendiconti dei proventi sulle multe pubblicati sul sito del ministero dell’interno. E tra tutti quelli relativi al Lecchese, Unione dei Comuni e Provincia compresi, spiccano gli oltre 400mila incassati a Nibionno nel 2021 per il superamento dei limiti di velocità. Lecco, il capoluogo, supera di poco gli 800mila euro ed anche la zona a lago, spesso pattugliata con gli autovelox, ad alzare il totale.

2021, aumentano gli incidenti stradali

Sappiamo bene quanto sia importante rispettare i limiti di velocità, visto che la velocità eccessiva è una delle principali cause di incidenti stradali, con una percentuale che supera il 14% del totale. Secondo il bilancio annuale della Polizia Stradale, nel 2021 il numero di incidenti stradali è aumentato del 22%, causando 7 vittime. Le pattuglie della Polstrada impiegate nella vigilanza stradale hanno accertato 955 violazioni per eccesso di velocità. E sta via via aumentando il numero degli autovelox fissi nel nostro territorio. I dati dicono che nelle casse comunali entrano cifre non banali, dato che si apprende grazie alla pubblicazione sul web dei famosi rendiconti delle multe, che in passato molti Comuni dimenticavano di rendere noti. A partire da quest’anno tutti i comuni devono comunicare i dati al ministero dell’interno entro e non oltre il termine del 31 maggio per una questione di trasparenza. Andiamo a vedere cosa rivelano queste importanti carte.

Nibionno da record: 400mila euro

Il caso di Nibionno fa parlare anche a livello nazionale: 404.638,73 euro incassati grazie agli autovelox e dichiarati allo Stato su 405.386,53. Cinque cifre anche per Casatenovo (12mila euro) e Molteno (11mila e 500 euro), mentre la Provincia di Lecco ha dichiarato poco meno di 23mila euro.

Dati sanzioni Comuni 2021 - 1-2
Dati sanzioni Comuni 2021 - 2-2
I dati sulle multe nel Lecchese

Multe per 3 miliardi di euro: solo la metà vengono pagate

A partire da quest’anno i comuni italiani sono obbligati per legge a fornire al ministero dell’interno (Mit) i numeri relativi ai proventi delle sanzioni relative all’accertamento delle violazioni del Codice della strada, comprese le multe da autovelox. Ci sono voluti circa 10 anni, ma poi con il decreto attuativo della legge n. 120 del 2010 gli enti locali sono stati definitivamente obbligati a rendicontare tutto in modo puntuale. Massima trasparenza, niente più ombre, peccato però che ancora non esistano dati aggregati ufficiali sui proventi incassati dagli enti locali. Abbiamo provato noi a rintracciare qualche numero. Secondo quanto riportato dal sito dell'Ansa le contravvenzioni in Italia ammonterebbero a 3 miliardi di euro l'anno, ma di queste solo il 56% viene effettivamente incassato dagli enti locali (1,7 miliardi di euro). Nel 2019 a Milano il totale delle multe ammontava a 180 milioni di euro, 170 milioni a Roma. Nello stesso periodo le multe da autovelox sono state pari a 2,5 milioni (dati ACI-Istat).  Da tenere presente anche che in Europa siamo il primo Paese per numero di autovelox installati: 8.000 contro i 4.000 del Regno Unito, i 3.800 della Germania e i 2.400 della Francia.

Bonus, multe e bollettini: cambia tutto

Multe autovelox: cosa prevede il Codice della strada

Con il decreto attuativo della legge n. 120 del 2010 è stata fatta una modifica agli articoli 142 e 208 del Codice della strada, imponendo l'obbligo di rendicontazione e la ripartizione delle somme derivanti dalle sanzioni da autovelox. E’ stato stabilito che i proventi delle sanzioni derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità, attraverso l’impiego di apparecchi, dispositivi o mezzi tecnici di controllo anche a distanza, vengano attribuiti per il 50% all’ente proprietario della strada su cui è stato effettuato l’accertamento e l’altra metà all’ente da cui dipende l’organo accertatore, escludendo da tale provvedimento le sole strade in concessione come le autostrade. Non è tutto, si è deciso anche che i comuni debbano destinare i proventi delle multe con autovelox alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali. Il problema degli autovelox per “fare cassa”, però, resta mentre il viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Alessandro Morelli, assicura che a breve il governo varerà un nuovo decreto di regolamentazione sull’utilizzo degli autovelox. La promessa è quella di “una dettagliata disciplina finalizzata a garantire il rispetto dei limiti di velocità basata sulla propedeutica verifica, da parte degli enti gestori stradali, dell’adeguatezza dei limiti di velocità imposti quale condizione necessaria per poter installare gli autovelox”. Nel frattempo, occhio a non correre e a rispettare i limiti di velocità.

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