A Lecco la 'ndrangheta è di casa: “Il turismo è la nuova frontiera”
Il report dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università degli Studi di Milano conferma la presenza dei malintenzionati nel nostro territorio
Redazione02 febbraio 2023 17:07
Le inchieste sulla presenza della 'ndrangheta nel Lecchese non sono mai mancate. E gli ultimi studi confermano come la presenza malavitosa sia letteralmente di casa in Lombardia, la seconda regione in Italia per questo parametro. Milano, Monza Brianza, Como sono le province a più alta densità mafiosa; seguono Pavia, Varese, Lecco, poi l’area Bergamo-Brescia-Cremona-Mantova. È quanto emerge dalla ricerca dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata (Cross) dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Cgil Lombardia.
“Qui stanno costruendo le loro fortune nonostante il lavoro enorme di magistrati e forze dell’ordine”: a dirlo è stato Nando dalla Chiesa, secondo figlio del generale Alberto Dalla Chiesa, che ha presentato l’avvio della ricerca al XIII Congresso della Cgil Lombardia. Da quanto emerge, la presenza mafiosa si riscontra dove c’è alta incidenza del traffico di droga, ma anche nelle località turistiche, con il lago di Garda che “è un grandissimo luogo di aggregazione mafiosa”.
La nuova frontiera della 'ndrangheta è il turismo
Secondo Dalla Chiesa “pesa l’assenza del gestore pubblico. Pesa la convivenza, l’immobilità delle istituzioni”, ha sottolineato l'ex deputato, che ha puntato il dito anche contro la sanità lombarda che, “aprendo al privato più che in altre regioni, offre spazi incontrollabili”, dato che “col massimo ribasso passano sempre le aziende illegali”. Altri punti critici sono cooperative, consorzi e cantieri.