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Notizie Olgiate Molgora / Via Beolco

Richiusi gli scavi di Beolco, ora la parola passa agli archeologi

Sta facendo il giro d'Italia la notizia del ritrovamento della tomba di una donna sepolta oltre mille anni fa con il suo bimbo. Al via studi e analisi delle ossa

Come prevedibile ha destato grande curiosità e interesse il ritrovamento archeologico avvenuto nei giorni scorsi a Olgiate Molgora. Nella frazione di Beolco, durante gli scavi per la posa della fibra eseguiti per conto di Open Fiber, gli operai hanno rinvenuto la tomba contenente il corpo di una donna risalente molto probabilmente al X secolo, sepolta con il suo piccolo (o la sua piccola).

Le ossa sono state subito recuperate e messe in sicurezza per ulteriori analisi e approfondimenti, e la buca ricoperta, in attesa di possibili nuovi scavi futuri. Abbiamo chiesto a Matteo Fratangeli, assessore ad Ambiente, Cultura e Lavori pubblici dell'Amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Battista Bernocco di fare il punto della situazione anche in considerazione dei suoi studi da storico.

Scavano per la fibra e trovano il corpo di una donna del X secolo sepolta con il suo bimbo

«Si è trattato senza dubbio di un ritrovamento di alto valore e la notizia ha ampiamente superato i confini locali, destando grande interesse - conferma Matteo Fratangeli - Sinceramente, avendo studiato la storia e le origini Longobarde del nucleo di Beolco e della vicina chiesa, non avrei escluso potessero esserci tombe di questo tipo proprio perchè all'epoca le sepolture avvenivano vicino ai luoghi di culto. Certo, quando abbiamo saputo del ritrovamento avvenuto causalmente da parte dei tecnici impegnati negli scavi per la fibra ottica, siamo rimasti molto felici anche perchè ora Olgiate e questa frazione storicamente importante sono salite alla ribalta della cronaca per motivi storici e culturali».  

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L'assessore Matteo Fratangeli: «Un'attenzione straordinaria e meritata»

Cosa ne sarà ora delle ossa? E soprattutto ci saranno altri scavi? «Come previsto dalle legge, l'azienda che aveva in appalto i lavori per la posa della fibra si è dovuta occupare del primo step relativo al recupero e alla messa in sicurezza di quanto ritrovato, in accordo con una società privata di archeologici ai quali verranno affidate le ossa per i relativi studi. Questo lavoro sarà portato avanti d'intesa con la Sovrintendenza alle Belle Arti di Milano alla quale come Amministrazione abbiamo chiesto di tenerci informati in merito all'evoluzione degli studi - prosegue l'assessore di Olgiate - Stando ai primi rilievi sarebbe confermato che il corpo sepolto in quella tomba era quello di una donna del X secolo o di un periodo immediatamente successivo».

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«Attendiamo notizie, se possibile sosterremo nuovi scavi mirati»

Si tratta di una tomba singola, collocata a neanche un metro e mezzo di profondità. «L'area degli scavi è ora stata ricoperta - prosegue Fratangeli - Ci è stato spiegato infatti che in questi casi la cosa migliore è chiudere lo scavo per conservare quello che c'è sotto e valutare progetti di ricerca più appronditi da portare eventualmente avanti in un momento successivo. La parola in merito passa alla Sovrintendenza, come Amministrazione siamo disposti a cercare sponsor per sostenere un nuovo intervento archeologico, ma la scelta non dipende esclusivamente da noi. Ciò che faremo, appena possibile, sarà organizzare una serie di iniziative e convegni dedicati a tutta l'area di Beolco».

Intanto il ritrovamento archeologico di quella mamma sepolta oltre mille anni fa abbracciata al suo bimbo, avvenuto nella Brianza lecchese, sta facendo il giro d'Italia. In attesa di sapere se ci saranno o meno altri scavi e altre scoperte straordinarie.

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