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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Ordinanza affama-randagi, la disobbedienza civile è un dovere"

Sempre più reazioni di sdegno al provvedimento del Comune di Lecco. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente: "Invitiamo chi nutre le colonie di gatti a continuare a farlo. Garantiamo assistenza legale gratuita contro eventuali multe"

L'ordinanza cittadina che vieta a chiunque di somministrare qualunque tipo di alimento costituito da mangime, granaglie, scarti e avanzi alimentari di ogni tipo, a tutte le specie di animali selvatici e randagi sull'intero territorio comunale di Lecco, continua a fare discutere. E a provocare reazioni anche di sdegno. L'ultima è quella dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, l'Aidaa.

"Si rischia la morte di animali innocenti"

"Di fronte a un'ordinanza che potrebbe se applicata integralmente portare alla morte di animali innocenti, in particolare dei gatti delle colonie feline, solamente per i capricci di un sindaco e di un'amministrazione comunale che sostengono di aver emesso l'ordinanza affama randagi per motivazioni igienico-sanitarie che non esistono - scrivono nella loro nota stampa gli animalisti di Aidaa -, la disobbedienza civile è un dovere, per questo motivo in attesa che il sindaco decida la marcia indietro invitiamo tutti coloro che si occupano della gestione delle colonie feline a continuare a dar da mangiare secondo le modalità consuete ai mici delle colonie garantendo la pulizia dei punti cibo e il decoro degli ambienti. Garantiamo - concludono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - a tutti coloro che dovessero essere multati l'assistenza necessaria anche legale gratuita per la compilazione e la presentazione degli eventuali ricorsi contro le multe ingiustamente inflitte".

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