L'Orrido di Civate è stato finalmente riaperto
Nella serata di martedì si è tenuta una suggestiva inaugurazione
Sono serviti tre anni quasi completi per ridare l'Orrido di Civate alla comunità. A inizio ottobre 2018 la caduta di alcuni massi dalla parete rocciosa scavata dal torrente Toscio aveva reso necessaria la chiusura di quel suggestivo tratto del paese lecchese, frequentato e molto spesso utilizzato come collegamento pedonale con la Valle dell'Oro. A inizio agosto sono terminati i lavori finanziati da Regione Lombardia (costo: 400mila euro), che hanno portato all'installazione anche di alcune reti paramassi e hanno permesso di riaprire la passerella, che si estende per circa 175 metri da via Broggi a via Valle dell’Oro.
Il nuovo Orrido di Civate
Nella serata di martedì 28 settembre si è tenuta l'inaugurazione, allietata dalle note dello Spirabilia quintet, gruppo musicale locale. “Dopo il disgaggio del materiale instabile e la pulizia della vegetazione infestante – aveva spiegato il vicesindaco Simone Scola in estate - sono state installate reti in aderenza alla parete rocciosa, tiranti a barre dywidag fissati direttamente sulle pareti e barriere orizzontali a sbalzo, sopra la passerella pedonale”.
“Questo passaggio – gli aveva fatto eco il sindaco Isella - è sempre stato utilizzato, non solo dagli escursionisti, ma anche dai residenti delle frazioni alte di Mombello e della Valle dell’Oro. Con il ripristino del transito pedonale i residenti possono finalmente recarsi in centro paese più velocemente”. Il primo cittadino ha officiato la cerimonia del taglio del nastro insieme al consigliere regionale Mauro Piazza.