Valmadrera e "Il Capriccio" si salutano dopo 24 anni con una grande festa
Francesco Maddio, la moglie Caterina e il figlio Cristian hanno ricevuto centinaia di persone in via San Giuseppe fino all'arrivo del temporale
Valmadrera saluta una delle sue attività storiche. La serata di giovedì 26 maggio è stata quella dedicata al saluto de "Il Capriccio", la prima pizzeria d'asporto della città che ha sfamato intere generazioni della popolosa località lecchese ed è prossima alla chiusura: aperta il 16 maggio 1998 da Francesco "Franco" Maddio, che va verso la meritata pensione, è stata condotta insieme alla moglie Caterina e, successivamente, al figlio Cristian, che nella serata dedicata alla grande festa hanno accolto centinaia di persone, accorse in via San Giuseppe anche e soprattutto per partecipare all'evento organizzato “per cercare di far cambiare idea al pizzaiolo”.
Da sinistra: Caterina, Francesco Maddio e Cristian BONACINA/LECCOTODAY
Un saluto in grande stile, organizzato insieme al Birrificio Herba Monstrum di Galbiate, accompagnata dalla musica dei "Biscotti Biscotti", quintetto all'interno della quale suona Ivan, altro figlio della conosciuta coppia valmadrerese.
La folla accorsa in via San Giuseppe LECCOTODAY
La festa, durante la quale è stato proposta la combo piazza a scelta+birra artigianale a prezzo speciale, è stata bruscamente interrotta solo verso le 21, e non alle 23 come da programma originale, dal forte e imprevisto temporale che si è abbattuto sulla città.
Suonano i "Biscotti Biscotti" LECCOTODAY
Un breve ricordo de "Il Capriccio"
Per chi scrive quella pizzeria d'asporto è stata, letteralmente, tutta una parte della vita. È stata cene improvvisate in auto, pizze post allenamento o in famiglia. È stata "una Girasole per cinque, metti quello che vuoi Franco basta che ci sia tanto salame piccante" praticamente ogni sabato sera per tanti dei ventiquattro anni che, di fatto, abbiamo condiviso. È stata anche il momento in cui Cristian si è inginocchiato dopo aver concluso la ResegUp 2018 per chiedere la mano di quella che allora era la fidanzata. È stata, da piccoli, il farsi sollevare da papà oltre la ‘cima’ di un bancone che sembrava irraggiungibile perchè "questa è la tua pizza, dimmi se va bene come la faccio", un luogo di ritrovo dove l'attesa non è mai stata noiosa. E il tributo di affetto della città la dice lunga su quello che è stato il segno lasciato all'interno della comunità a colpi di pala, farina e forno elettrico, al punto che è stato quasi impossibile rubare un-minuto-uno per scattare una foto ricordo.
Da sinistra: Caterina, Francesco Maddio e Cristian BONACINA/LECCOTODAY