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La presentazione / Caleotto / Via Giovanni Amendola

Un "nuovo" ponte Vecchio per Lecco: in entrata, in uscita o solo ciclopedonale

Va avanti il progetto di rivisitazione della viabilità del ponte Azzone Visconti, a senso unico dal 2013: di notte e nei festivi sarà vietato ai mezzi a motore

Un po' in entrata, un po' in uscita, un po' solo per pedoni e velocipiedi. Il ponte Azzone Visconti, il "Vecchio" che collega via Amendola a frazione Porto di Malgrate e a quella omonima di Galbiate, sarà aperto verso Lecco al mattino (6-11), invece al pomeriggio si potrà uscire dalla città (15-20). Negli altri orari (11-15 e notte)? In quelle fasce, durante la domenica e nei giorni festivi lo storico viadotto cittadino sarà chiuso ai veicoli e si potrà solamente percorrere a piedi o con i mezzi leggeri. Il sistema presentato durante la Commissione Consiliare congiunta I e V del 26 maggio sarà flessibile per permettere modifiche degli orari in caso di emergenza, mentre è previsto, chiaramente, il passaggio di ambulanze e mezzi delle forze dell'ordine qualora questo si renda necessario.

Il ponte Vecchio torna all'antico: circolazione a doppio senso entro la fine dell'anno

“Durante la sperimentazione dialoghieremo con i Comuni vicini - ha spiegato l'assessore alla mobilità Renata Zuffi -, dopodichè verranno installati dei cartelli fissi che ricorderanno le fasce orarie, oltre ai necessari pannelli luminosi”, ai semafori e alle telecamere che individueranno i mezzi che passeranno sul ponte durante gli orari di chiusura. Cambierà anche via Bezzecca: il senso unico sarà ‘capovolto’ rispetto a quello attuale e, di conseguenza, si viaggerà in direzione Malgrate, tutto “per facilitare l'utilizzo del ponte Kennedy ´(ponte ‘Nuovo’)”, ha spiegato Mauro Barzizza, insegnere milanese che qualche anno fa aveva redatto il Piano generale del traffico urbano. “Non sarà aperto ai camion - ha precisato Davide Cereda, dirigente dell'Area 6 del Comune di Lecco -. L'opera? Sta bene, ma non vogliamo dare una transitabilità maggiore”.

Minoranze dubbiose

“Sono contento che vengano avanti determinati argomenti, è più conveniente rischiare dei disagi adesso che affrontare quando saranno aperti i cantieri che riguarderanno la città - ha analizzato Emilio Minuzzo di Lecco Merita di Più -. Credo sia una soluzione buona, ma sulla viabilità ci sono tante altre situazioni critiche come quella che riguarda la vecchia Lecco-Ballabio, giusto stasera un bilico ha incrociato un pullman e la strada è stata bloccata per 25 minuti. Pedonalizzazione? Troppe ore di chiusura, il ponte dovrebbe funzionare per tutte le 24 ore della giornata”.

“Il provvedimento del senso unico fu a suo tempo sbagliato - ha rammentato Stefano Parolari della Lega -, quindi saluto l'intervento come qualcosa di positivo. Ho l'impressione che il flusso in entrata sia superiore alla mattina e in uscita al pomeriggio, un'altra soluzione può essere quella del by pass semaforico sull'esempio del ponte di Paderno, dove comunque ci sono problemi non indifferenti di code. Le modifiche vanno apportate entro le festività natalizie”.

Sulla pedonalizzazione c'è stato, come si può intuire, un generale stupore. “Servono dei passaggi in progressione per far accettare alle persone determinati cambiamenti - ha analizzato Corrado Valsecchi, consigliere di Appello per Lecco e già assessore alla mobilità con Virginio Brivio -. Permangono troppe criticità per far capire la chiusura in determinate fasce orarie: in questa fase iniziale serve un supporto degli altri Comuni attraverso la Polizia locale”. Timori e perplessità condivise anche dall'altro ex assessore in Consiglio, Vittorio Campione (Partito Democratico, mentre Giacomo Zamperini (Fratelli d'Italia) lascerebbe il viadotto “a senso unico com'è ora, piuttosto che renderlo completamente pedonale”. Filippo Boscagli (Lecco Ideale) ha invece proposto “il ponte della ferrovia per il transito pedonale”.

Commento favorevole da parte di Alessio Dossi (Ambientalmente) e Saulo Sangalli (Fattore Lecco): “È un segnale per cambiare le abitudini dei cittadini, spingendoli a usare la bicicletta o ad andare a piedi”.

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