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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lotta al trattamento illegale dei rifiuti: la Polizia di Stato lecchese premiata per il suo operato

Il premio assegnato deriva dalla buona riuscita dell’operazione denominata “Cardine-Metal money”

Grande soddisfazione per la Questura di Lecco che nella serata di giovedì 19 agosto, in occasione della celebrazione del festival dell’ecologia di Legambiente, in località Ripescia (Grosseto), all’interno del Parco naturale regionale della Maremma, alla presenza del Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e del Presidente dell’Associazione “Libera” di Don Luigi Ciotti, ha ricevuto il “premio ambiente e legalità 2021” per l’impegno profuso nel contrasto al ciclo illegale dei rifiuti, anche di matrice mafiosa.

Il riconoscimento fa riferimento all’operazione denominata “Cardine-Metal money”, conclusasi lo scorso 9 febbraio quando la locale Squadra Mobile, unitamente alla Guardia di Finanza – G.I.C.O., sotto la direzione della D.D.A. di Milano, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio GIP di Milano nei confronti di diciassette cittadini italiani (nove in carcere ed otto agli arresti domiciliari) per reati di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti ed altri reati, frode fiscale, autoriciclaggio, usura ed estorsione, aggravati dall’aver favorito la ‘ndrangheta.

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L'operazione “Cardine-Metal money”

L’attività investigativa aveva in particolare consentito di ricostruire l’esistenza di un sodalizio mafioso capeggiato da un soggetto già condannato per 416 bis c.p., ritenuto elemento di spicco della ‘ndrangheta lombarda. Quest’ultimo aveva costituito un’associazione dedita ad un’imponente attività di traffico illecito di rifiuti posta in essere attraverso imprese operanti nel settore del commercio di metalli ferrosi e non ferrosi, con una illecita movimentazione (attraverso l’alterazione dei documenti di trasporto e dei formulari di identificazione dei rifiuti - F.I.R.) di oltre 10.000 tonnellate di rifiuti, ed attuata anche attraverso l’utilizzo di una fitta rete di società “cartiere” che avevano annotato fatture false per circa 7 milioni di euro.

Il denaro necessario per gli acquisti “in nero” del materiale ferroso proveniva da provviste su conti correnti intestati a prestanome, veniva prelevato quotidianamente presso sportelli bancari e postali (circa 30 milioni di euro in un triennio)

Nel corso delle attività veniva sottoposto a sequestro anche un pericoloso carico di rifiuti radioattivi, composto da 16 tonnellate di rame trinciato, proveniente dalla provincia di Bergamo, bloccato dalla Polizia Stradale di Brescia nel maggio 2018.

Il premio conferito alla Polizia di Stato – Questura di Lecco – Squadra Mobile, è stato ritirato dal dirigente della locale Squadra Mobile, Gianluca Gentiluomo, e dal Responsabile della Sezione Criminalità Organizzata Vincenzo Pasquale.

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