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“Il bel paesaggio”. I fratelli Valassi premiati dal Fai di Lecco

Il riconoscimento è stato assegnato per le opere di recupero e valorizzazione dell'Uliveto del Sole ("I Ulif del Soo") di Varenna

Serata di premiazione all'interno di Villa Gomes di Lecco. Sabato i fratelli Valassi hanno ritirato il diploma relativo a "Il bel paesaggio", premio assegnato all'interno del concorso indetto dalla delegazione lecchese del Fondo per l’ambiente italiano (Fai) e inerente alla valorizzazione degli interventi più significativi attuati sul territorio. L'assegnazione, inserita nel calendario degli eventi predisposto per il 150° anniversario dell'"Aida", è avvenuta per le opere di recupero e valorizzazione dell'Uliveto del Sole ("I Ulif del Soo") di Varenna, rintracciabile in via Roma tra la ferrovia e la strada che porta al cimitero. La commissione era composta da una delegazione dello stesso Fai, dalla storica Anna Ranzi e dall'architetto Matteo Sintini.

“Ringraziamo sentitamente la delegazione lecchese del Fondo e l'amministrazione comunale di Varenna, la prima per l'assegnazione del premio e la seconda per l'appoggio dato a questa iniziativa, nata con lo spirito di valorizzare un'economia dolce e comunitaria, antidoto alla misera spirituale. È l'inattesa riscoperta dell'umanesimo del territorio”, commentano i fratelli Valassi.

I 150 anni dell'"Aida" di Verdi

Il giorno 8 febbraio 1872 andava in scena al Teatro alla Scala la prima rappresentazione europea di uno dei capolavori più noti e importanti di Verdi: l’opera “Aida”. Dopo la prima mondiale al Cairo, alla quale il compositore non fu presente, Verdi curò in prima persona l’allestimento milanese, considerandolo la vera “prima” del suo lavoro. Il grande successo dell’opera fu condiviso non solo con il cast stellare di quella sera, ma anche con l’autore del libretto: il poeta e scrittore lecchese Antonio Ghislanzoni.

Il ruolo di Ghislanzoni fu determinante per la riuscita del lavoro, traducendo nei versi poetici le idee del compositore, che seguì passo passo la stesura del libretto. La loro corrispondenza costituisce un documento di eccezionale importanza per la comprensione della poetica di Verdi. Grazie ad “Aida”, il nome del poeta lecchese appare sui cartelloni dei principali teatri del mondo. Celebrare questo anniversario era dunque doveroso per la città. Ci ha pensato l’Associazione Giuseppe Bovara di Lecco in collaborazione con la Delegazione Fai di Lecco e con il contributo di privati e del Comune di Lecco, proponendo un articolato programma di iniziative dal titolo "Aida 150 anni - Ghislanzoni, Verdi e la nascita di una grande opera". Programma che ha riscosso un grande successo di pubblico: tre giorni di manifestazioni ambientate a Maggianico di Lecco, luogo di ritrovo e di creatività culturale della cerchia artistica che si radunava intorno ad Antonio Ghislanzoni, il poeta lecchese autore del libretto di “Aida”, organizzati dall’Associazione Giuseppe Bovara e dalla Delegazione Fai di Lecco con il contributo del Comune di Lecco e il patrocinio della Fondazione Comunitaria del Lecchese.

Proprio l’antica casa della famiglia Ghislanzoni, valorizzata con suggestivi effetti di luce, ha ospitato venerdì 10 giugno la proiezione dell’opera su grande schermo in una storica edizione rappresentata nel 1981 all’Opera di San Francisco: il pubblico si è emozionato riascoltando le voci di Luciano Pavarotti, Margaret Price, Stefania Toczyska, riempiendo tutti i posti disponibili.

La giornata di sabato 11 è iniziata a Villa Gomes con una tavola rotonda introdotta da Pietro Dettamanti e coordinata da Angelo Rusconi, in cui relatori di prestigio internazionale quali Emilio Sala, Ilaria Bonomi ed Emilio Buroni hanno illustrato brillantemente l’importanza di “Aida” nella storia dell’opera italiana e presentato in anteprima l’edizione critica dell’epistolario Verdi-Ghislanzoni di prossima uscita per l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Al termine ecco premiazione dei vincitori del concorso “Il bel paesaggio”.

A seguire, ancora un tutto esaurito in Casa Ghislanzoni per il concerto dedicato alla divulgazione del melodramma nell’Ottocento: il mezzosoprano Dyana Bovolo e il chitarrista Marco Battaglia, hanno emozionato il pubblico con brani di Verdi, Bellini, Rossini e altri autori. Un concerto impreziosito dall’uso della chitarra ottocentesca appartenuta a Giuseppe Mazzini e dalla visita guidata della casa con esposizione di cimeli appartenuti all’Albergo Davide.

Ancora sulla divulgazione popolare della musica si incentrava l’ultimo evento, uno spettacolare concerto ospitato domenica nell’incantevole parco di Villa Gomes: la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Lecco San Giovanni diretta da Mauro Bernasconi ha eseguito un travolgente programma comprendente la scena del trionfo dell’opera “Aida”, con la celebre Marcia trionfale suonata dalle “trombe egizie”, due pezzi di Ponchielli e la trascinante sinfonia del “Guarany” di Gomes, applauditi con calore dal folto pubblico.

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