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A Barzio scoppia la polemica: "no" compatto a nuova strada per la funivia e palazzine

Il progetto approvato prima di Ferragosto dal Comune non piace ai residenti: l'approvazione del progetto “non è stata minimamente condivisa”. Costo: 15.200.000 euro

È bufera attorno al Comune di Barzio. Negli ultimi giorni è scoppiata una feroce polemica diretta verso la Giunta Arrigoni Battaia, rea di aver approvato, alle 14 dello scorso 6 agosto, lo “Studio di fattibilità nuova infrastruttura viabilistica e servizi annessi a valle dell'abitato di Barzio nell'ambito del Patto Territoriale Valsassina promosso dalla Comunità Montana V.V.VV.R. (Valsassina Valvarrone Val d'Esino e Riviera, ndr)". Costo iniziale: 5 milioni e mezzo di euro abbondanti; tema dell'opera: una nuova strada verso la funivia per i Piani di Bobbio, parcheggio multipiano e a raso in località Campiano (cinque piani interrati per 211 posti totali), collegamento ad ovest del paese tra la strada provinciale 64 e la strada comunale Via per Introbio. Il progetto, firmato dall'ing. Fabio De Bernardi, è stato presentato in Comune il 21 maggio 2021, come rivelato dalle carte.

Alle 8.30 del 12 agosto la Giunta si è nuovamente riunita per approvare l'"Integrazione propria deliberazione n.85 del 06/08/2021". L'opera complessiva, che dovrebbe essere cofinanziata da Regione Lombardia proprio sulla base del Patto Terrritoriale richiamato nella delibera, è stata "spacchettata" in tre lotti:

  • opera 1 del’OO.PP: nuova infrastrutura viabilistica e serviziannessia vale dell’abitato di Barzio: costo 5.600.000 euro;
  • opera 2 del’OO.PP: nuova infrastrutura viabilistica e servizi annessia vale dell’abitato di Barzio: costo 6.500.000 euro;
  • opera 3 del’OO.PP: nuova infrastrutura viabilistica e servizi annessia vale dell’abitato di Barzio: costo 3.100.000 euro;
  • costo totale: 15.200.000 euro.

Senza contare l'allegata probabile realizzazione di nuove palazzine a margine del nuovo tratto di strada.

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La planimetria del progetto

Il dialogo con gli altri Comuni e il dissenso

Il chilometro e mezzo di strada, il maxi parcheggio, i vari servizi annessi, i nuovo condomini: alla gran parte dei residenti il progetto non piace proprio e non hanno fatto niente per nasconderlo; del resto il progetto, come ci è stato riferito, non è stato minimamente condiviso, “neppur in minima parte con i residenti e proprietari di seconde case e commercianti”, alcuni dei quali proprietari dei terreni che dovranno essere acquistati o espropriati. Forti, di conseguenza, sono state le critiche arrivate al Comune di Barzio, che già in pieno inverno si era mosso per arrivare al passo dell'approvazione arrivata sette mesi dopo, nella seconda metà dell'estate e sotto Ferragosto.

“L’intervento complesso, già pianificato a livello di strumenti urbanistici da oltre 15 anni, che non ha trovato completa attuazione a causa di carenza di risorse e di difficoltà di concertazione sull’attuazione del progetto - si legge nella delibera del 12 agosto -. Nel mese di febbraio 2021 si è avviato il confronto territoriale con i rappresentanti dei Comuni di Barzio (Lc), Cassina Valsassina (Lc), Cremeno (Lc), Moggio (Lc) e Valtorta (BG) ed il 23 aprile 2021 è stato realizzato il Tavolo Concertativo ove si è condivisa la volontà di candidatura del Patto Territoriale, presentate le linee guida regionali per la candidatura del Patto Territoriale, individuata la strategia d’intervento ed il relativo Programma d’intervento, inoltre nei mesi di marzo ed aprile 2021 sono stati, anche, realizzati in contri con “ITB” Industrie Turistiche Barziesi, in quanto soggetto gestore e comproprietario del comprensorio sciistico dei Piani di Bobbio e soggetto gestore dei Piani di Artavaggio, al fine di monitorare gli investimenti privati in corso e previsti nel breve termine e valutare le proposte per investimenti nel medio e lungo termine».

Verosimilmente se ne saprà di più a settembre: nel periodo dal 9 al 27 agosto, infatti, non sono previsti impegni del Consiglio, delle Commissioni e degli Organi statutari e regolamentari di Regione Lombardia, titolare dei patti territoriali.

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