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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le note dell'organo del Seicento tornano a risuonare nel Santuario della Beata Vergine del Fiume

La stagione concertistica mandellese è nel segno del rinnovato strumento della scuola di Carlo Prati, con lavori durati cinque anni e voluti dal maestro Alessandro Milesi, che si è esibito lo scorso sabato

"E-state incantati 22": questo slogan accompagnerà il programma della stagione concertistica mandellese da giugno a ottobre, con al centro il completato restauro dell'organo della scuola di Carlo Prati datato all'incirca 1670.

Lo strumento a tastiera è conservato nel Santuario della Beata Vergine del Fiume di via Falck. Inizialmente solo un sogno, il recupero e la rimessa in funzione dello strumento per diffondere le sacre musiche oggi è divenuto realtà, dopo cinque anni di intenso lavoro dalla ricerca dei fondi al reperimento del materiale originale in sostituzione di quello malridotto e deteriorato dall'usura del tempo. Difficoltà che non hanno scoraggiato coloro che hanno creduto nel recupero.

Organo e tre voci

Tra loro il maestro Alessandro Milesi, mandellese, organista e docente. Proprio lui ha introdotto sabato il terzo concerto in calendario al Santuario. Alla tastiera del rinnovato strumento Luigi Panzeri dell'Ensemble Giuseppe Zelioli, con le voci di Carla Invernizzi, Eliana Mauri soprani primi e Maria Giovanna Erroi soprano secondo. Le fresche note e tonalità del restaurato Prati hanno offerto al pubblico presente al concerto nel sacro edificio musiche dal 1583 al 1690 per accompagnare la messa della Madonna. Gli autori dei sacri canti: Girolamo Frescobaldi con il Kyrie, Giovanni Legrenzi con Alma Redemptoris Mater e Michelangelo Grancini, firma del Dulcis Christe.

Prossimo appuntamento in calendario, per il quarto dei concerti dedicato ad archi e organo, il 23 luglio alle 21 sempre al Santuario della Madonna del Fiume: Giacomo Coletti al violino, Anna Camporini al violoncello, Alessandro Milesi alla tastiera dell'organo che lui stesso ha voluto fortemente restaurare. Tornato agli antichi e fedeli splendori esecutivi, è uno degli strumenti più antichi d'Europa.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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