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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il ricordo / Castello / Via Papa Giovanni XXIII

Fiori, palloncini e striscione in via Papa Giovanni: il ricordo di Chiara Papini

La giovane è stata investita e uccisa nel 2020 mentre camminava sulle strisce pedonali

Una ferita che molto difficilmente potrà rimarginarsi. Sabato 20 maggio è stata ricordata Chiara Papini, giovane di Lecco di soli 20 anni che è stata investita e uccisa nel 2020 mentre strava attraversando le strisce pedonali in via Papa Giovanni. A lato della strada, come capita annualmente da allora, sono stati messi dei palloncini, dei fiori e uno striscione che recita: “Rimarrai sempre nei nostri cuori”.

A settembre 2021 è stato portato in carcere Samuele Mellace, che quella sera investì e uccise la ragazza. Nella mattinata di mercoledì 22 gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno tratto in arresto il giovane classe 1998, destinatario di un ordine di carcerazione emesso il giorno precedente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco. Il reo deve scontare la pena definitiva di sei anni e mezzo di reclusione per un cumulo di pene. Oltre che per reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti, il soggetto è stato condannato per aver investito, in prossimità delle strisce pedonali, in stato di ebbrezza e di alterazione dovuto all’uso di sostanze stupefacenti, la 19enne, causandone la morte dichiarata presso l'ospedale "Circolo" di Varese.

Lecco: l'ultimo saluto alla giovane Chiara Papini ©Bonacina/LeccoToday

L'omicidio di Chiara Papini

I fatti relativi all’omicidio stradale risalgono a quel tragico 20 maggio 2020: in quell’occasione il soggetto, dopo aver investito la vittima, si era dato alla fuga, poi rintracciato poco dopo dal personale operante. Mellace, 23 anni, è stato associato presso la Casa Circondariale di Lecco.

Chiara, trasportata in ambulanza presso l'ospedale "Manzoni" di Lecco, era stata poi trasferita all'Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese mediante l'elicottero fatto arrivare a Lecco da Brescia: qui, nonostante le cure del personale sanitario, spirò nella mattinata del 21 maggio. La giovane, studentessa e residente in via Palestro, si trovava in compagnia di alcuni amici e stava attraversando la strada in prossimità delle strisce pedonali disegnate all'altezza della rotonda che regola l'incrocio con corso Matteotti e via XI Febbraio; qui venne investita e, a causa del violento impatto, sbalzata di diversi metri in direzione nord. Il colpevole si è dato alla fuga senza prestare soccorso, mentre è stata avviata la macchina dei soccorsi tramite la chiamata al 112, Numero unico per le emergenze (Nue).

Sul posto si erano portati, via terra, i volontari della Croce Rossa di Valmadrera, unitamente a un'automedica inviata dal vicino ospedale "Manzoni" di via dell'Eremo. Parallelamente erano giunte in loco due Volanti, di cui una poi richiamata in centro città per una rissa, e altrettante pattuglie della polizia locale, che avevano raccolto le testimonianze oculari e si erano messe sulle tracce del fuggitivo, che era stato rintracciato nel rione di Bonacina poco dopo. Centinaia di persone si presentarono allo stadio "Rigamonti-Ceppi" per la cerimonia funebre, quando venne annunciato l'espianto e la donazione degli organi.

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