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Merate e Santa Maria Hoè uniscono le forze per sistemare Villa Confalonieri e il Municipio

I due Comuni hanno firmato la convenzione con cui chiedono 5 milioni di euro del Pnrr da investire in rigenerazione urbana. Brambilla: "Collaborazione che può portare servizi e risorse"

I Comuni di Santa Maria Hoè e Merate uniscono le forze per cercare risorse all'interno del Pnrr, in totale 5 milioni di euro da investire in attività di rigenerazione urbana, utili a sistemare il Municipio di Santa Maria Hoè e Villa Confalonieri a Merate.

I sindaci Efrem Brambilla e Massimo Panzeri hanno firmato una convenzione. "È una grandissima occasione che non potevamo di certo perdere" spiega Brambilla. "Per il Municipio di Santa Maria Hoè in particolare si prevede il rifacimento della copertura, la riqualificazione delle facciate esterne, la sostituzione dei serramenti e degli oscuranti, il rifacimento dei servizi igienici e della pavimentazione interna. L'intervento promuove la riqualificazione di spazi utilizzati come centro civico a servizio della popolazione e il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale".

L'Amministrazione comunale di Santa Maria Hoè non è nuova a questo genere di iniziative per finanziare interventi pubblici. "Prendiamo sempre in grande considerazione tutti i bandi in genere e quelli del Pnrr - prosegue il primo cittadino - Si apre una collaborazione importante con il Comune di Merate che potrebbe portare ottimi risultati, servizi e risorse sul nostro territorio. E la sistemazione di edifici importanti".

Il Municipio di Santa Maria Hoè

L'edificio venne costruito nel 1906 e si affaccia sulla piazza del comune (piazza Padre Fausto Tentorio, già piazza Mercato) sulla quale da secoli si svolge il mercato comunale. A fianco del Municipio si può osservare una fontana risalente ai primi anni del secolo scorso e la chiesa Beata Vergine Addolorata di Santa Maria Hoè edificata nel sedicesimo secolo e fondata il 23 aprile 1914.

L'opera fu finanziata dal Comune sul finire del 1800. Venne dato l'incarico di preparare l'elaborato tecnico all'ingegner Valentino Gilardi di Brivio. Il Gilardi lo presentò all'Amministrazione comunale il 30 febbraio 1904, mentre il progetto fu pronto il 27 febbraio 1905.

Approvato dall'Amministrazione, seguì poi tutto l'iter previsto dalle leggi per le opere pubbliche con l'approvazione il giorno 11 giugno 1905 dell'apposito ufficio del Genio Civile di Como e successivamente, il 5 gennaio 1906, del Ministero. Il terreno sul quale realizzare l'edificio era stato acquistato dal Comune nel 1905. Ottenuto un sussidio dal Ministero dell'Amministrazione, il Comune procedette all'asta pubblica per l'assegnazione dei lavori dell'edificio. Oggi gli spazi sono stati rivisitati secondo le esigenze dei vari periodi storici.

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