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La vegetazione lungo l'alveo del Caldone trasformata in una discarica

Rifiuti di ogni genere tra i rami e le piante sotto il parcheggio di Via Mattei a Lecco: persino cuscini e bottiglie di birra imbustate

Una discarica a cielo aperto. Come tante altre presenti non solo nella nostra città, ma ormai ovunque in qualsiasi parte del mondo. È sufficiente fermarsi un attimo, anche durante una banale passeggiata, e gettare lo sguardo, spostandolo per un attimo dal proprio smartphone, a lato della strada, su una spiaggia, lungo una vallata o il letto di un fiume, per capire quanto l'umanità sia andata ormai decisamente fuori rotta.

Vegetazione fuori controllo: l'alveo del Bione diventa una foresta

Questa volta ci riferiamo - e le foto a corredo dell'articolo lo testimoniano - alla vegetazione a valle del parcheggio di Via Mattei a Lecco, dietro il cimitero di Castello,  lungo l'alveo del torrente Caldone. Tra i rami, l'erba e le foglie si può trovare di tutto: cartoni, plastica di ogni genere, cuscini, cd, persino bottiglie di birra vuote appositamente rinchiuse in un sacchetto e abbandonate.

Inutile prendersela con gli enti pubblici, con la scarsa severità delle leggi o quant'altro: se la situazione è simile in quasi ogni angolo delle città, la colpa è della sempre più diffusa mancanza di senso civico. E la soluzione lontana.

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