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"Dalla Regione 40 milioni alle Case di riposo contro i rincari di energia e bollette"

L'annuncio del presidente Fontana: "L'iniziativa riguarda Rsa e strutture socio sanitarie per impedire che l'aumento dei costi gravi su famiglie di anziani e disabili"

Un aiuto economico a Rsa e strutture socio assistenziali per evitare che rincari di bollette e costi energetici possano poi ripercuotersi sulle rette e quindi sui famigliari di anziani e disabili. Questa l'iniziativa di Regione Lombardia, illustrata oggi dal presidente Attilio Fontana. Una scelta che interesserà quindi anche le case di riposo del Lecchese. Sul tema, lo Spi Cgil aveva lanciato un allarme nei giorni scorsi parlando di rette insostenibili in arrivo: "Siamo molto preoccupati per la grave situazione. Gli aumenti potranno portare a un innalzamento a due cifre delle rette, che si riverbererà sugli ospiti delle case di riposo e sulle loro famiglie".

"Oggi abbiamo destinato oltre 39 milioni di euro per venire incontro a tutta la rete delle unità di offerta sociosanitarie residenziali e semiresidenziali e domiciliari per persone anziane e per persone con disabilità - ha precisato Attilio Fontana - Lo abbiamo fatto per evitare che soprattutto le piccole realtà, fondamentali per determinati territori, corressero il rischio di interrompere la loro attività, lasciando senza servizi essenziali le famiglie di disabili e anziani o di porre gli stessi in condizioni non accettabili. Inoltre, per venire incontro alle famiglie, su cui viene scaricato l'impatto dell'aumento dei costi, visto che il servizio di assistenza si regge in larga misura sulla loro compartecipazione alla spesa".

Un manager alla guida della Rsa lecchese Airoldi e Muzzi

Il presidente di Regione Lombardia si è espresso in questi termini dopo l'approvazione da parte della Giunta, questo pomeriggio, della delibera che destina 39,2 milioni di euro per aggiornare del 2,5% su base annua, a partire dal mese di aprile 2022, le tariffe sanitarie applicate: alla rete delle unità di offerta sociosanitarie, residenziali e semiresidenziali per disabili e anziani (RSA, Residenza sanitaria Assistenziale, RSD, Residenza sanitaria disabili, CSS-Comunità alloggio socio-sanitarie, CDD-Centro Diurno Disabili, CDI-Centri Diurni Integrati); ai servizi di Consultori, Palliative residenziali e domiciliari, Post acuta, Riabilitazione e Servizio Residenziale Terapeutico-Riabilitativo a media intensità per minori (SRM); Assistenza domiciliare integrata ADI.

"È necessario però che anche il Governo, così come avevo scritto la settimana scorsa al presidente del Consiglio, si faccia carico ulteriormente di aiutare questo comparto punto di riferimento essenziale per le famiglie di anziani, disabili e minori in difficoltà" - ha aggiunto il Governatore della Lombardia. Nel corso della Giunta è stato, inoltre, spiegato che è in corso un dialogo con i rappresentanti del mondo della Salute mentale e Dipendenze per prevedere un intervento anche a loro sostegno.

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