Centro prelievi in ospedale, “i ritardi ormai sono endemici”
Martedì mattina avevo un appuntamento per un prelievo all'ospedale Manzoni alle ore 9.28, ero in ritardo e sono arrivato alle 9.40. Subito ho segnalato la presenza al totem e, con mio stupore, mi sono accorto che stavano chiamando i pazienti delle ore 9, quindi con un ritardo di ben 40 minuti. Ho chiesto a una incaricata vicino al totem il motivo di questo ritardo e ha dato la colpa al sistema, dicendo che era stato appena cambiato e che non funzionava ancora bene. La ragazza era in difficoltà, perché forse non era a conoscenza del vero motivo di questi ritardi giornalieri. In quel momento si è avvicinata una signora: ha aggiunto di essere un'infermiera e che, ormai tutte le mattine, c'erano questi ritardi inspiegabili.
Altre persone li vicino sono intervenute, riferendo che avrebbero dovuto recarsi in ufficio e che un ritardo di 40 minuti era intollerabile in quanto ci rimettevano economicamente.
Ci si chiedeva com'era possibile, nel 2022, non poter sistemare tempestivamente un software e come mai la direzione dell'ospedale non intervenga in modo deciso nell'affrontare il problema: riguarda migliaia di persone che ogni settimana si recano al centro prelievi; molti sono anziani, disabili e ammalati e che solitamente hanno bisogno di assistenza per essere accompagnati al centro prelievi e il disservizio crea molte complicazioni, oltre a costi personali e collettivi che qualcuno non può ignorare.
Un cittadino di Lecco.