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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Lavoratori in strada contro la legge di bilancio: “Alta partecipazione nelle aziende”

Cgil Lecco e Uil del Lario hanno dato seguito a livello locale a quella che è stata la mobilitazione nazionale

Nel corso della mattinata di venerdì 16 dicembre si è svolto l'annunciato sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la bozza di legge di bilancio. Una manovra considerata “iniqua in quanto aumenta la precarietà, rende ancora più ingiusto il sistema fiscale e premia gli evasori”. La partecipazione al presidio organizzato in mattinata di fronte alla Prefettura di Lecco “è stata consistente”, riferiscono i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Nel corso dell’iniziativa gli stessi sono stati ricevuti dal prefetto Sergio Pomponio per un colloquio, durante il quale hanno avuto modo di esprimere le proprie richieste.

Sindacati pronti allo sciopero contro la legge di bilancio: “È per pochi”

Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco, ha spiegato che “a un anno esatto di distanza abbiamo deciso di proclamare un nuovo sciopero generale per esprimere la nostra insoddisfazione verso una manovra sbagliata. Si tratta innanzitutto di un provvedimento che non rispetta i principi costituzionali di solidarietà e progressività fiscale, perché con l’aumento della soglia della flat tax per il lavoro autonomo i lavoratori dipendenti e i pensionati si troveranno a essere tassati il doppio rispetto a chi ha redditi anche tre volte superiori. La reintroduzione dei voucher, contro i quali la CGIL aveva raccolto milioni di firme nel 2016, produrrà ulteriore precarizzazione in un mondo del lavoro già frammentato. C’è poi il capitolo previdenza: il governo cambia in corsa il meccanismo di adeguamento delle pensioni all’inflazione, senza alcun confronto preventivo con i sindacati, e rende ancora più penalizzante Opzione Donna. Insomma, il nostro giudizio su questa manovra non può che essere fortemente negativo”.

Giuseppe Incorvaia, componente della Segreteria della Uil del Lario, riflette sul fatto che “nessuna attenzione è rivolta ai giovani, di cui tanto si parla ma per i quali nessuno fa niente. La nostra proposta di pensione di garanzia, ad esempio, non è nemmeno stata presa in considerazione”.

“Alta adesione nelle aziende”

Anche nei luoghi di lavoro “l’adesione allo sciopero è stata alta”. In base ai primi dati forniti dalle sigle sindacali, le astensioni dal lavoro hanno raggiunto picchi del 90% nel settore metalmeccanico (Costacurta di Garlate, RxPack di Oggiono), ma diverse altre aziende del territorio hanno fatto registrare percentuali significative (80% alla Gilardoni Vittorio, alla Fiocchi Munizioni, alla ITLA Bonaiti, alla MCV e alla Regina Catene; 70% alla Carcano Antonio e alla Primat; buona partecipazione anche alla IHI e alla Catra). Nel settore cartotecnico spicca il 95% di adesione della LCS Agnesini Carte Speciali, mentre nel settore tessile ha incrociato le braccia il 90% dei lavoratori della Gavazzi Tessuti Tecnici. Nel settore del commercio si stima un’adesione vicina al 60%. In serata è in programma lo sciopero del trasporto pubblico locale, mentre i dati relativi al comparto scuola saranno resi noti la prossima settimana.

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