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«Ats si è impegnata a effettuare tutti i tamponi richiesti dai medici di base»

Soddisfazione da parte dei sindaci di Garlate, Galbiate e Pescate che avevano sollecitato più esami: «Siamo sollevati perché si è chiarito che i cittadini in precario stato di salute possono effettuare i tamponi in tempi accettabili e all'interno della sanità pubblica»

Fumata bianca dopo l'atteso incontro tra i sindaci "ribelli" di Garlate, Pescate e Galbiate e l'Ats Brianza. Giuseppe Conti (Garlate), Piergiovanni Montanelli (Galbiate) e Dante De Capitani (Pescate) si sono incontrati nella sede dell'Agenzia per la Tutela della Salute con il Presidente della Conferenza dei Sindaci Flavio Polano e il Direttore generale dell'Ats Brianza Silvano Casazza. La loro richiesta di effettuare più tamponi e test sierologici, almeno quelli richiesti dai medici di base, è stata accolta.

L'esito dell'incontro verità

«L'incontro ha fatto seguito alla nostra presa di posizione in materia di effettuazione dei tamponi da parte dell'Ats e dei test sierologici, ed ha consentito di fare chiarezza sulle azioni e sulla metodologia in atto riguardo questi temi» - hanno precisato in una nota congiunta i tre sindaci spiegando poi, in sintesi, le "rassicurazioni" ottenute.

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«L'Ats, anche sulla base delle ultime delibere regionali, è impegnata ad effettuare tutti i tamponi richiesti dai medici di base, sulla base del riscontro da parte degli stessi di sintomi o segnali che possono far presumere o sospettare la presenza del Coronavirus nel paziente». La procedura, in questi casi, è la seguente: il medico di base constata i sintomi e trasmette la richiesta all'Ats, mette in sorveglianza il paziente stesso, e le persone che hanno avuto contatti con lui, fino all'esito del tampone. Se questo è negativo la sorveglianza cessa, se questo è positivo, la sorveglianza viene prolungata fino alla data stabilita dall'Ats.

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«La procedura prevede che fin dal giorno successivo alla segnalazione l'Ats prenda in carico il paziente e l'esito si ha entro pochi giorni. Le sedi a ciò dedicate sono il presidio di Oggiono e l'Ospedale di Lecco. Per chi non può muoversi è possibile per il medico curante chiedere che tutto si svolga a casa del paziente. I test sierologici sono materia più complessa ancora non del tutto perfezionata e sono oggetto di campagne di effettuazione per categorie o secondo criteri statistici».

Conti, Montranelli e De Capitani guidicano positivamente l'incontro verità con Ats sul delicato tema: «Siamo sollevati dall'esito dell'incontro perché si è chiarito come è possibile per i cittadini che ne hanno bisogno, riscontrano sintomi, sono in precario stato di salute, poter effettuare i tamponi in modo semplice, in tempi accettabili e all'interno della sanità pubblica, e quindi in modo gratuito».

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