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Sabato, 20 Aprile 2024

Il Comune di Lecco aumenta le tasse: "Necessario per non tagliare servizi essenziali"

Il videomessaggio del sindaco Mauro Gattinoni alla cittadinanza: "La spesa corrente sale del 10% rispetto allo scorso anno, necessarie scelte impopolari. Tuteleremo le fasce più deboli"

Aumenta l'addizionale Irpef, i cittadini di Lecco costretti a mettere mano al portafogli. Una "manovra" resasi necessaria a causa dell'incremento della spesa corrente, che ha portato il Bilancio di previsione dai 61 milioni circa del 2022 ai 67 del documento di programmazione economico-finanziaria per il 2023.

Ad annunciarlo, chiedendo un piccolo sforzo ai cittadini, è il sindaco del capoluogo Mauro Gattinoni in un videomessaggio pubblicato nella giornata di venerdì sui propri canali social. Il tutto per evitare di non penalizzare le fasce più deboli con il taglio di servizi essenziali.

"Oggi parliamo di Bilancio e di futuro della nostra città - spiega Gattinoni - Tutti sappiamo il periodo che stiamo attraversando tra guerra, inflazione, aumento prezzi e bollette. Immaginate che tutto ciò che vale per le nostre famiglie vale anche per una città di 48mila città come Lecco. Il carrello della spesa della città lo scorso anno occupava 61 milioni di euro, quest'anno le stesse cose avranno un costo di 67. Un aumento di 6 milioni che non possiamo permetterci e che impone delle scelte responsabili".

Tagli a eventi e asfaltature

A cosa è possibile rinunciare e a cosa, invece, non si vuole rinunciare? "Non possiamo lasciare scoperte le persone più fragili e bisognose. Per garantire questi servizi agli anziani, all'infanzia, ai giovani e alla scuola, abbiamo scelto di fare tagli significativi: 370mila euro in meno per eventi e manifestazioni; 250mila euro in meno per asfalti e manutenzioni ordinarie. Immaginate cosa questo significhi. Ma la scelta, consapevole, è finalizzata a non tagliare altri servizi che invece metterebbero in difficoltà i nostri cittadini più deboli".

Tra i costi maggiorati nella spesa corrente del Comune, Gattinoni evidenzia "400mila euro in più da sostenere per le rette delle case di riposo, per i pasti a domicilio di anziani e indigenti. Vogliamo tenere aperto il centro sportivo del Bione perché opportunità di svago e socializzazione e sono 180mila euro in più; così come la convenzione per le scuole materne non Statali, altri 200mila euro".

"Impossibile toccare investimenti già finanziati"

In qualche modo, per l'Amministrazione comunale, queste maggiori uscite dovranno essere compensate. "Dove andiamo a prendere questi soldi? Qualcuno direbbe 'fai un pezzo in meno di lungolago' - prosegue il sindaco - Non si può fare per motivi contabili, quelli sono investimenti che entrano in altri capitoli di Bilancio, finanziati e coperti dall'Unione Europea; il nostro compito è spendere bene quei soldi. Questa di cui parliamo è invece la spesa corrente, di tutti i mesi, proprio come le bollette per le famiglie, e andremo a sostenerla con tagli e chiedendo un contributo ai cittadini".

La scelta è l'aumento dell'addizionale Irpef di una cifra che oscilla dai 10 ai 15 euro al mese a seconda delle fasce di reddito, con una soglia di esenzione totale (zero Irpef) che sale da 15mila a 16mila euro di reddito annuo.

"Non è facile - chiosa Gattinoni - Sicuramente è una scelta politica impopolare, di cui come sindaco mi prendo la responsabilità condivisa con la giunta e la mia maggioranza, convinto che serva per fare del bene alla città oggi e per guardare con maggiore fiducia e solidità al futuro"

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