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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Spesa per i dipendenti comunali, Lecco tra i capoluoghi virtuosi

Palazzo Bovara è tra i Comuni che hanno ricevuto un rating AA

Il Comune di Lecco è tra i più virtuosi per quanto riguarda la spesa del personale. Complessivamente sono18 i capoluoghi di provincia italiani promossi con la tripla AAA nella gestione della spesa per gli stipendi del personale. A decretarlo la speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2021 da Regioni e capoluoghi di Provincia. Il Comune di Lecco ha ottenuto una doppia AA insieme ad Alessandria, Bari, Biella, Brindisi, Campobasso, Catanzaro, Imperia, Livorno, Massa, Prato, Rieti, Rovigo, Siracusa, Terni, Viterbo. Ma anche il gruppo che si è aggiudicato la A: Arezzo, Asti, Barletta, Cagliari, Catania, Como, Cuneo, Novara, Pavia, Teramo, Trani, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza.

Vibo Valentia il capoluogo di provincia che, in valori assoluti, ha la minore spesa sostenuta per gli stipendi del personale a tempo determinato (se non si considerano Isernia, Nuoro, Lodi, Benevento, Caltanissetta, Grosseto e Lucca, per cui l’importo di questa sottovoce non è pervenuto e quindi non comparabile): 6.288,16 euro nel 2021. E’ quanto emerge dalla speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2021 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report).

Tempo determinato: 23mila euro all'anno per Lecco

A mantenere la spesa bassa per questa sottovoce (stipendi del personale limitatamente a quello a tempo determinato), sempre in valori assoluti, al di sotto dei 50mila euro, sono poi: Carbonia (15.151,44), Avellino (17.123,10), Cosenza (18.716,66), Imperia (19.989,38), Lecco (23.250,72), Como (26.081,15), Caserta (40.065,21), Savona (48.872,39).

A risultare più ‘virtuosi’ per questa voce di costi dell’ente (scorporata per gli importi nelle due sottovoci stipendi personale a tempo indeterminato e stipendi personale a tempo determinato), ottenendo così il massimo rating, sono, in ordine alfabetico: Andria (6.863.661,27 euro per personale a tempo indeterminato e 124.099,51 per personale a tempo determinato), Avellino (6.344.956,08 e 17.123,10), Carbonia (3.250.836,08 e 15.151,44), Caserta (6.770.729,37 e 40.065,21), Cosenza (8.892.134,39 e 18.716,66), Crotone (5.318.301,64 e 183.021,93), Foggia (13.478.850,24 e 284.826,79), Frosinone (4.714.553,13 e 61.791,92), Latina (11.708.648,67 e 286.632,19), Messina (30.364.372,26 e 636.558,48), Palermo (115.620.749,51 e 1.095.793,26), Reggio Calabria (16.990.725,40 e 566.214,03), Roma (560.635.531,69 e 544.267,90), Salerno (19.941.457,39 e 175.236,25), Savona (7.856.460,23 e 48.872,39), Taranto (16.979.286,49 e 880.673,93), Trapani (8.067.943,61 e 50.349,95), Vibo Valentia (2.888.628,99 e 6.288,16).

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