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A Lecco termina la staffetta della legalità insieme alla figlia di Paolo Borsellino

La Fai Cisl nel trentennale delle stragi di Capaci e Via D’Amelio

Nel trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e Via d’Amelio, la Fai-Federazione Agroalimentare e Ambientale della Cisl- ha deciso di organizzare una speciale iniziativa che unisca simbolicamente le città di Palermo e Milano.

In Via D’Amelio, a Palermo, luogo dell’attentato dove perse la vita il Giudice Borsellino insieme a cinque agenti della scorta, un anno dopo la strage venne piantato un ulivo proveniente da Betlemme. Ancora oggi quell’albero è un simbolo forte della giustizia e della lotta alle mafie, tant’è che la Fai ha deciso di piantumarne un ramo a Milano.

La nuova piantina, ottenuta con una tecnica che si chiama “margotta” e realizzata dagli operai agricoli e forestali dell’orto botanico di Palermo, partirà da qui il 26 settembre per una vera e propria staffetta della legalità.

A trasportarla saranno i camper della campagna “Tutele in movimento”, che il sindacato ha messo in campo per assistere i braccianti contro il caporalato in tutti i territori, specialmente nelle periferie e nelle aree interne.

Il nuovo ulivo farà tappa in Calabria, poi in Basilicata e in Lazio per giungere in Vaticano il 28 settembre ed essere benedetto da Papa Francesco, che incontrerà i sindacalisti della Fai Cisl.

Il 29 settembre è giunta infine a Milano per essere poi piantata, il giorno successivo, nel giardino di un istituto scolastico di Lecco.

Alla cerimonia parteciperanno le Arcidiocesi di Palermo e di Milano, rappresentanti del sindacato, delle istituzioni e dell’associazionismo e i famigliari di Paolo Borsellino, per una iniziativa che valorizzi l’impegno civile, la cultura della legalità, della pace e della solidarietà.

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