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Il tg satirico / Caleotto / Largo Caleotto

Con Striscia il Monumento ai caduti sul lavoro diventa la Torre di Sauron

Chiara Squaglia è tornata in città, questa volta per il format "EnigmArte"

"Striscia la Notizia" torna a Lecco. Una tappa abbastanza consueta per gli inviati del noto tg satirico: questa volta, a poco meno di un anno di distanza dalla visita per la ciclopedonale Lecco-Abbadia, è stata Chiara Squaglia ad approdare in città per la rubrica "EnigmArte". Focus sul Monumento ai caduti sul lavoro del Caleotto, paragonato alla Torre di Sauron della nota trilogia "Il signore degli Anelli".

L'inviata ha intervistato alcuni passanti: “Rappresenta il corpo di una persona con tante braccia verso l'alto”, “Fiamme”, “Il gioco dei Pokèmon”, così hanno risposto alcuni degli intervistati, mentre il critico d'arte Luca Nannipieri ha ricordato che è stato Pablo Atchugarry, artista uruguaiano di fama mondiale che recentemente è stato insignito della cittadinanza benemerita, a dare vita alla scultura “nata da un blocco di marmo da 33 tonnellate scolpito con una maestria incredibile, rappresenta le mani che lavorano tutta la vita”.

Nel maggio 2002 è inaugurato a Lecco, nella rotonda del Caleotto, il "Monumento alla Civiltà e Cultura del Lavoro Lecchese" opera in marmo di Carrara, varietà Bernini, alta 6,10 metri, ricavata da un blocco di 33 tonnellate.

Pablo Atchugarry

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