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"Io tifo positivo" si chiude con gli studenti della "Stoppani": progetto verso la conferma

Quattordici classi della città hanno preso parte all'iniziativa messa in campo da Comunità Nuova e sposata dal Comune di Lecco

Si è concluso il progetto ‘Io tifo positivo’. Coinvolti, per tutto il corso dell'anno scolastico 2021/202 gli studenti di quattordici classi di sei scuole cittadine: si tratta delle primarie Santo Stefano, De Amicis, Torri Tarelli e Pietro Scola, oltre che delle secondarie Nava e Stoppani. Proprio gli alunni delle prime di quest'ultimo Istituto scolastico lecchese hanno dato vita alla giornata conclusiva, andata in scena al centro sportivo ‘Al Bione’ nel corso della mattinata di mercoledì 4 maggio. 

“Il progetto ha coinvolto anche gli insegnanti e le famiglie: hanno potuto incontrare dei testimonial come Gianluca Zambrotta, che ha raccontato la sua esperienza di calciatore e come i suoi più grandi successi siano nati dalle prime sconfitte patite con la maglia della Juventus, e partecipare a degli eventi sportivi che hanno riguardato le partite di Briantea84, squadra di basket per diversamente abili, Olimpia Milano e Inter. Prima delle partite sono stati esposti gli striscioni e hanno sperimentato l'efficacia del tifo a favore”, ha spiegato l'assessore comunale alla scuola e e allo sport Emanuele Torri a margine dell'evento.

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“Vorremmo riproporlo il prossimo anno dato che coinvolge educazione e sport, i miei campi di competenza - ha confermato Torri -. Il riscontro? Positivo, qualche classe l'ha già richiesto per il prossimo anno. L'entusiasmo dei ragazzi è qui da vedere”. Al termine dei giochi si sono svolte le premiazioni delle classe vincitrici, con braccialetti e attestati consegnati a tutti gli studenti.

Il progetto ‘Io tifo positivo’

L'iniziativa è di Comunità Nuova e dal 2007 a oggi ha raggiunto circa 30mila studenti all’anno, con le loro famiglie, per riflettere con loro di sport e per imparare giocando. Il percorso ideato e messo a punto in questi 14 anni fonda i propri cardini nel ‘fare insieme’, nell’incontro tra ragazzi, genitori, educatori e insegnanti, nel protagonismo degli studenti durante grandi eventi sportivi, nel confronto diretto con testimonials del mondo dello sport professionistico.

Il periodo che stiamo vivendo in tempi di pandemia, ce lo ripetiamo spesso, è stato denso di cambiamenti soprattutto per bambini e ragazzi: il distanziamento fisico ha portato in molti casi vissuti di forte isolamento, paura, noia; il tempo passato di fronte allo schermo in modo passivo si è pericolosamente dilatato, la didattica online in molti casi ha privato i più piccoli di un confronto significativo con adulti di riferimento al di fuori del proprio contesto familiare e con i propri pari.

“La cornice all’interno della quale siamo ripartiti ad operare dallo scorso anno scolastico con ‘Io Tifo Positivo 2.0’ è stato molto complicato: scuole aperte a singhiozzo, sospensione prolungata dell’attività sportiva di gruppo, eventi sportivi annullati o giocati a porte chiuse. Innumerevoli sono state le difficoltà che, grazie alla fiducia e alla collaborazione dei nostri partner principali (scuole e comuni) e al lavoro dell’equipe di progettazione, siamo riusciti a superare riformulando gli interventi con una rinnovata carica di innovatività e una grande dose di flessibilità. Abbiamo inoltre raccolto l’occasione della pandemia per integrare sempre di più i mezzi tecnologici nel nostro lavoro sfruttandone le potenzialità come, ad esempio, l’utilizzo della web radio ed altre specifiche attività organizzate a distanza”.

“Il percorso fatto fino ad oggi ci ha spinti a ‘mettere a sistema’ alcune delle esperienze più significative vissute in questi anni dall’equipe, nel nuovo format 3.0 che ha l’ambizione di voler essere il ‘format del futuro’ piuttosto che il format della limitazione e dell’emergenza”, spiega Comunità Nuova.

Obiettivi del progetto:

  • aumentare le occasioni di riflessione sui valori dello sport
  • facilitare la collaborazione e il rispetto reciproco tra i membri del gruppo classe
  • agevolare e le esperienze di relazione e di confronto tra pari attraverso il tema dello sport
  • favorire piena partecipazione e protagonismo dei ragazzi e delle ragazze, stimolandone il pensiero critico;
  • valorizzare gli strumenti e le modalità di comunicazione e di espressione del web già conosciuti dai ragazzi, trasformandoli in occasioni di scambio, gioco e confronto;
  • favorire la comprensione reciproca e la condivisione all’interno del nucleo familiare attraverso la partecipazione alle esperienze offerte dal progetto nell’ambito sportivo.

La metodologia

Il modus operandi di ‘Io Tifo Positivo 3.0’ prende “le basi solide dalla sua versione tradizionale e le unisce alle innovazioni sperimentate con successo nella stagione scolastica conclusa 2020/21. Gli educatori che in classe conducono gli incontri sono focalizzati sull’ottenere il massimo coinvolgi- mento dei ragazzi e sull’innescare un processo di apprendimento significativo, mettendo lo studente e la sua esperienza al centro della riflessione. Con il supporto di attivazioni, giochi di ruolo e video stimolo, gli educatori affrontano diversi nuclei tematici: il gioco di squadra, l’importanza del gruppo e la responsabilità individuale, l’inclusione e lo sport per tutti, la lotta al razzismo e alla discrimina- zione, il contrasto agli stereotipi e ai pregiudizi”.

Il progetto “trasferisce questa metodologia anche nei pochi incontri confermati con modalità a distanza, riadattandola in modo da risultare efficace e incisiva anche online. Insieme alle insegnanti verrà concordata la piattaforma da utilizzare per gli incontri da remoto. Vengono inoltre confermati sia il significativo coinvolgimento dei familiari quali parte attiva e in dialogo con i propri bambini che la vocazione laboratoriale e di apprendimento cooperativo dell’intervento, finalizzata alla realizzazione di un prodotto tangibile (costruzione di una storia collettiva, progettazione di un gioco-sport integrato, redazione di una trasmissione radio)”.

Il format è strutturato, ma permette di mantenere una certa flessibilità e può adattarsi alle esigenze delle diverse classi e delle insegnanti, per fare in modo che risulti il più incisivo possibile.

Il costo del progetto rimane di 800 euro a classe nella sua versione standard. Il costo può essere affinato e/o limitatamente rimodulato a seconda di una versione ad hoc specificatamente richiesta e concordata dalle parti.

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