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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Treni: le tratte lecchesi continuano a soffrire. “Ma i soldi non mancano”

La Lecco-Molteno-Como e la Tirano-Sondrio-Lecco-Milano fanno registrare ritardi in continuazione

I treni lecchesi accumulano ritardi su ritardi. Decine di migliaia sono state le firme raccolte in tempi molto recenti per chiedere un confronto con la Regione, che di Trenord è azionista al 50% insieme a Rfi. E le polemiche si sprecano. L'ultima nasce dalle parole di Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, che mette a confronto bonus di settembre e bilancio consolidato: “Con un indice di affidabilità del 7,89% su uno standard minimo di 5, la Lecco-Molteno-Como è una delle peggiori tratte di settembre. E i suoi pendolari avranno per questo diritto al bonus. In generale anche in quel mese la situazione dei trasporti ferroviari di Trenord è catastrofica. Eppure, il bilancio consolidato della Regione evidenzia maggiori proventi da partecipazioni per 1 milione di euro e derivano tutti da Fnm, che di Trenord è socia al 50%. Come si spiega una situazione del genere?”.

“Complessivamente, a settembre sono state 15 su 42 le direttrici in Lombardia che non hanno rispettato lo standard minimo di affidabilità. Tra queste, la Tirano-Sondrio-Lecco-Milano al 6,28%, la Lecco-Molteno-Como, appunto, e, seppure fuori di poco, la Lecco-Bergamo-Brescia (5,18%) - spiega Straniero -. Linee utilizzate ogni giorno da migliaia di pendolari, costretti a subire ritardi, soppressioni e disagi di fronte alla totale inerzia della Giunta regionale ridotta, con l’assessore ai Trasporti Terzi, ad appellarsi alla loro clemenza”.

Martedì, in Consiglio regionale, Straniero ha spiegato, intervenendo sul bilancio consolidato della Regione, che “nei proventi da partecipazioni è evidenziato 1 milione di euro di aumento dal Gruppo Fnm. Al di là della cifra, fa sempre impressione leggere come il sistema regionale tragga dei dividendi, dei benefici da un sistema, quello ferroviario, di cui è sotto gli occhi di tutti lo stato disastroso. Credo che andrebbe proprio dato come input alle società che si occupano di questo settore, che non possano avere profitti, perché suonano davvero come una nota stonata nei confronti dei pendolari, dai quali ci giungono ogni giorno segnalazioni di disservizi. E gli ennesimi bonus sono la prova provata del disastro di questa Giunta e di Trenord a cui si potrà rimediare solo con un cambio del Governo della Lombardia”, ha concluso il consigliere dem.

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