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Ucraina: Lombardia in prima linea anche per gli amici a quattro zampe

Le regole da seguire per gli animali d'affezione delle persone in fuga dalla guerra: possono rimanere con i proprietari ma devono essere regolarizzati e sottoposti a profilassi contro la rabbia

Non solo accoglienza dei profughi, Regione Lombardia è in prima linea anche per quanto concerne l'accoglienza e l'assistenza sanitaria degli animali di affezione dell'Ucraina.

Il Ministero della Salute ha accettato l'introduzione in Italia di animali da compagnia al seguito dei cittadini profughi provenienti dall'Ucraina. L'unità organizzativa veterinaria della Direzione generale Welfare di Regione Lombardia si è attivata con alcune disposizioni con l'obiettivo di tutelare il rispetto del benessere degli animali, ma anche la salute pubblica.

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In particolare gli animali possono rimanere con i proprietari, ma devono essere regolarizzati ai sensi della normativa sanitaria vigente, con particolare riguardo alla profilassi nei confronti della rabbia, malattia mortale per gli animali e l'uomo, non presente in Italia ma molto diffusa in Ucraina. Per questo gli animali domestici provenienti dall'Ucraina devono essere sottoposti a specifiche misure preventive.

"In questi giorni - spiega la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti - oltre a quello dell'accoglienza e dell'assistenza sanitaria ai profughi, soprattutto donne e bambini, sta emergendo come sempre più attuale il tema della messa in sicurezza degli animali d'affezione, cani e gatti in viaggio coi profughi. Per questo attraverso l'unità organizzativa veterinaria e la Direzione generale Welfare abbiamo disposto che i controlli e gli accertamenti sanitari previsti, l'eventuale vaccinazione antirabbica e l'iscrizione nell'anagrafe animali d'affezione regionale siano erogati gratuitamente dalle Ats tramite i Dipartimenti veterinari".

L'ingresso deve essere comunicato

L'ingresso in Regione Lombardia di animali quali cani, gatti, furetti deve essere prontamente comunicato dal proprietario o detentore e comunque da chi, a vario titolo, ne sia a conoscenza ai Dipartimenti Veterinari competenti territorialmente che provvederanno a eseguire tutti gli interventi necessari alla regolarizzazione degli animali.

"Per questo - aggiunge Moratti - è stata predisposta specifica modulistica destinata ai punti di ingresso dei profughi ucraini in Lombardia con le informazioni necessarie: specie animale, sesso, taglia, mantello, microchip, luogo di detenzione, nominativo e contatti utili del detentore".

Regione Lombardia ha inoltre chiesto la collaborazione agli Ordini dei Medici Veterinari della Regione Lombardia che hanno predisposto e trasmesso ai Dipartimenti veterinari delle Ats gli elenchi di Medici veterinari liberi professionisti e delle Strutture sanitarie veterinarie disponibili per l'assistenza veterinaria "pro bono publico" che si rendesse eventualmente necessaria per agli animali d'affezione giunti sul territorio regionale a seguito dell'emergenza in Ucraina.

I riferimenti

REGIONE LOMBARDIA
02/67658340
ukrainapet@regione.lombardia.it

ATS MILANO CITTÀ METROPOLITANA MILANO-LODI
02/85789708
dipartimentoveterinario@ats-milano.it

ATS INSUBRIA VARESE-COMO
0332/277320
dipartimento.veterinario@ats-insubria.it

ATS BRIANZA MONZA-LECCO
0341/482760
dipartimento.veterinario@ats-brianza.it

ATS BERGAMO
035/2270686
direzione.dpv@ats-bg.it

ATS BRESCIA
030/3839001
prevenzioneveterinaria@ats-brescia.it

ATS PAVIA
0382/432835
gabriella_gagnone@ats-pavia.it

ATS VAL PADANA CREMONA-MANTOVA
0376/334286
dipartimento.veterinario@ats-valpadana.it

ATS MONTAGNA SONDRIO-VALLE CAMONICA
0342/555873
veterinario.sondrio@ats-montagna.it 

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